Acanthurus gahhm (Forsskål, 1775) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Acanthuridae.
Questa specie, come gli altri Acanthurus, ha corpo ovale, compresso lateralmente. La bocca è piccola, posta su un muso sporgente; sul peduncolo caudale è presente una spina mobile molto tagliente. La pinna dorsale è unica e piuttosto lunga, di altezza uniforme. La pinna anale è simile ma più corta. La pinna caudale è lunata. Le scaglie sono molto piccole. La livrea è fondamentalmente scura o nera con banda brunastra poco distinta che attraversa l'occhio seguita da una macchia nera poco visibile sullo sfondo scuro, vi è inoltre una macchia bruna all'apice delle pinne pettorali. La base della pinna caudale ha una fascia bianca. È simile ad Acanthurus nigricauda (assente dal mar Rosso) da cui si distingue per l'assenza della banda scura dalla spina sul peduncolo caudale in avanti e per la colorazione più scura.
La taglia massima nota è di 40 cm.
La specie è endemica del mar Rosso, del golfo di Aden e di Socotra.
Vive nelle barriere coralline, soprattutto nelle lagune su fondali di sabbia o ciottoli. Staziona nell'acqua aperta piuttosto che vicino al fondale.
Viene riportata una distribuzione batimetrica tra 1 e 40 metri di profondità, di solito non sopra i 5 metri.
Forma di solito gruppi di piccole dimensioni che si possono riunire in banchi più grandi ma sempre poco coesi.
Si ciba prevalentemente di alghe bentoniche che integra con detrito, invertebrati bentonici e zooplancton.
Si tratta di una specie comune negli ambienti idonei del mar Rosso. È oggetto di pesca per il consumo e per rifornire gli acquari ma non ci sono segnali di sovrapesca. La principale minaccia è costituita dalla degradazione degli habitat corallini a causa dello sviluppo turistico. La lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo".
Viene pescato per l'alimentazione umana.