Continente

Antartide

413 specie

L'Antartide è il continente circostante il Polo sud e opposto all'Artide; è dunque situato nell'emisfero australe della Terra e quasi interamente compreso entro il Circolo polare antartico.

Geografia

L'Antartide è una delle otto ecozone o regioni biogeografiche della Terra.

Con una superficie di 14 milioni di km², ai quali si aggiungono 1,5 milioni di km² di barriere è il quarto continente del mondo per estensione. Per convenzione il confine geografico è delimitato dalla cosiddetta convergenza antartica, la latitudine (circa 50° S) dove si inabissano le acque di superficie subtropicali. L'area compresa fra i 50° e il circolo polare antartico viene definita subantartica.

In media è il luogo più freddo della Terra e con le maggiori riserve di acqua dolce del pianeta. Il territorio presenta la più elevata media altimetrica sul livello del mare di tutti i continenti. L'Antartide è considerato un deserto, con precipitazioni annue di soli 200 mm lungo la costa, e molto meno nelle regioni interne.

Il continente è attraversato dalla Catena Transantartica lunga 3500 km che si estende da Capo Adare (Terra Vittoria affacciato sul Mare di Ross) alla Terra di Coats (sul Mare di Weddell).

Il meridiano di Greenwich (0° di longitudine) divide l'Antartide in due parti:

  • l' Antartide Occidentale, o Antartide Minore che comprende grossomodo il territorio situato a ovest del meridiano di Greenwich e a est dei 180° di longitudine ( Penisola Antartica, Terra di Mary Bird e Terra di Ellsworth)
  • l' Antartide Orientale o Antartide Maggiore, un altopiano di circa 10 milioni di km² anticamente unito all' Australia e situato nell'area a est del meridiano di Greenwich e a ovest dei 180° di longitudine.

L'elevazione maggiore si ha in corrispondenza del Massiccio Vinson (4897 m s.l.m.) facente parte dei Monti Ellsworth nella Penisola Antartica mentre la depressione maggiore è la Fossa subglaciale di Bentley a 2538 m sotto il livello del mare, situata nella parte orientale del continente. Nel continente sono presenti anche alcuni vulcani, il più alto dei quali è il Monte Sidley (4181 m s.l.m.).

La calotta di ghiaccio che ricopre l'Antartide è suddivisa in calotta orientale (con uno spessore medio di 2500 m) e calotta occidentale (con uno spessore medio di 1700 m) dalla Catena Transantartica. I massimi spessori della calotta si trovano presso la Terra di Adelia a soli 400 km dalla costa: qui vi è una profonda depressione colmata da 4776 m di ghiaccio. Se si considera la massa dei ghiacci che ricopre la superficie, l'Antartide è il continente mediamente più alto sul livello del mare. Escludendo invece il profilo dato dalle calotte glaciali e considerando esclusivamente il livello medio dello strato roccioso, questo continente è mediamente il più basso.

Con un volume medio totale di 26,6×106 km³, costituisce il 92% delle riserve di acqua dolce del globo. È stato calcolato che la completa fusione dei ghiacci dell'Antartide comporterebbe un innalzamento del livello degli oceani di circa 70 metri. Gli iceberg che si staccano dalla calotta possono raggiungere e superare le dimensioni della Corsica.

Lo sviluppo costiero del continente è pari a 17968 km caratterizzati dalla presenza di diverse formazioni di ghiaccio:

In Antartide si trovano le due più grandi piattaforme di ghiaccio del mondo, quella di Ross e quella di Filchner-Ronne. Il continente è circondato da un'ampia zona ghiacciata, la banchisa (pack), nella quale si sviluppa uno dei più interessanti ecosistemi del pianeta e che rappresenta la fonte di cibo per cetacei, pinguini, pesci, foche e molti uccelli.

In Antartide si trovano oltre 70 laghi, situati a migliaia di metri sotto la coltre gelata. Il maggiore di questi laghi sub-glaciali è il lago Vostok, scoperto dal geografo russo Andrey Kapitsa durante una serie di spedizioni scientifiche sovietiche che si tennero fra il 1959 e il 1964 nei pressi della stazione russa Vostok. Si ritiene che il lago sia stato sigillato dai ghiacci fra i 500 000 e il milione di anni fa. Vi sono prove derivanti da carotaggi effettuati a circa 400 m sopra la superficie dell'acqua del lago che le sue acque possano contenere forme di vita (microbi). Ciò è stato portato a supporto delle teorie sulla possibilità di esistenza di forme di vita su Europa, una della lune di Giove, in quanto la superficie gelata del lago ha molti tratti in comune con la superficie del satellite.

L'Antartide, a causa della sua apparente uniformità, sembrerebbe distaccarsi dagli altri continenti, caratterizzati da una varietà di climi, ecosistemi, popoli, culture. In realtà l'uniformità dell'Antartide è solo apparente, effetto della grande diversità ambientale e climatica rispetto agli altri continenti; in realtà anche in questa parte del mondo si possono distinguere vari tipi di clima, di morfologia e di ambienti naturali, significativamente diversi tra loro, ma che appaiono simili perché tutti caratterizzati da un clima notevolmente freddo.

Clima

Tra le varie classificazioni proposte per il clima antartico, la più valida resta quella elaborata da Paul C. Dalrymple nel 1966: essa, pur tralasciando la fascia costiera e la Penisola Antartica, suddivide l'interno del continente in quattro zone sulla base di precisi parametri, che mettono in relazione le temperature medie ed estreme, la velocità media e la frequenza del vento, la misura delle precipitazioni annuali e l'intensità del windchill. Dalrymple, dunque, classifica:

  • Area fredda di transizione (temperatura media annua da −25 °C a −40 °C)
  • Area fredda catabatica (temperatura media annua da −30 °C a −40 °C)
  • Area interiore fredda (temperatura media annua da −40 °C a −50 °C)
  • Nucleo centrale freddo (temperatura media annua inferiore a −50 °C)

Va detto che, per quanto riguarda l'aspetto termico, esiste una precisa correlazione fra la quota, la latitudine e la distanza dal mare (continentalità). L'Altopiano Antartico è un tavolato di ghiaccio con spessori che nella parte orientale possono superare i 4000 m di quota ed è qui che si misurano le temperature più basse del mondo. Le osservazioni meteorologiche continuative sul Plateau Antartico sono cominciate con l'Anno geofisico internazionale e sono oggi condotte attraverso due principali fonti di acquisizione dei dati; le basi permanenti, gestite da personale tecnico scientifico residente, e le Aws (Automatic Weather Stations), progettate dalla Wisconsin University e impiantate a partire dagli anni ottanta. Tra il Dome Argus (il più alto rilievo dell'Altopiano Antartico) e il Dome Fuji è stata registrata nel 2018 dall'Università del Colorado, la temperatura più bassa: −98,6 °C.

Attualmente sono tre le basi permanenti dell'Altopiano Antartico: Amundsen-Scott (statunitense), Vostok (russa) e Concordia (italo-francese). La prima, che sorge al Polo Sud geografico, rientra nell'Area interiore fredda secondo la classificazione di Dalrymple: la temperatura media annua (1957-2006) è di −49,5 °C. A Vostok, nel Nucleo centrale freddo, la media annua (1958-2006, con interruzioni) si colloca invece a −55,3 °C.

Caratteristica del clima antartico è il cosiddetto Kernlose winter, un vistoso raffreddamento che si realizza con la scomparsa del sole sotto l'orizzonte e rimane pressoché costante per tutto l'arco del semestre; una dinamica che non ha riscontro nell'emisfero boreale, tranne forse in alcune delle aree più interne della Groenlandia. Perciò la classica suddivisione stagionale, pur mantenuta per omogeneità di confronti, nella realtà ha poco senso. Nell'Area interiore fredda e nel Nucleo centrale freddo, che inglobano circa la metà della superficie continentale, si può parlare di un bimestre estivo (dicembre e gennaio), preceduto e seguito da due stagioni di transizione (seconda metà di ottobre e novembre, febbraio e prima metà di marzo); i restanti sette mesi (dalla metà di marzo a metà ottobre) sono quelli invernali.

Durante l'estate la temperatura raramente supera i −20 °C. Il mese più caldo (dicembre) ad Amundsen-Scott fa registrare una media di −28,0 °C, mentre a Vostok di −31,9 °C. Il crollo termico, che comincia con la discesa del sole sull'orizzonte, comporta che già ad aprile la media di Amundsen-Scott sia di −57,3 °C, quella di Vostok di −64,8 °C, a luglio la media di Amundsen-Scott è di −60,1 °C, ad agosto quella di Vostok di −68,0 °C. Ciò fa sì che in qualsiasi periodo dell'inverno si possano toccare i valori estremi. Il record ad Amundsen-Scott si colloca a −82,8 °C (23 giugno 1982), mentre a Vostok a −89,2 °C (21 luglio 1983); quest'ultima è ufficialmente la temperatura più bassa registrata sulla Terra.

Altro elemento caratterizzante dell'Antartide è il vento: in particolare, le correnti catabatiche che, in estrema sintesi, si originano per via della densità dell'aria fredda che staziona sull'Altopiano Antartico, e che tende a "scivolare" verso le coste. Studi cominciati fin dal primo Novecento hanno dimostrato che esistono vie preferenziali in cui si incanalano i venti catabatici, che possono superare i 300 km/h (il 16 maggio 2004 la stazione McMurdo è stata devastata dalla tempesta più intensa degli ultimi trent'anni, con raffiche fino a 188,4 mph). Proprio riguardo ai venti che battono i mari antartici il Sailing Direction for Antarctica della Marina degli Stati Uniti specifica che «hanno spesso l'intensità di un uragano, con raffiche che raggiungono a volte la velocità di 150-200 miglia all'ora. Non si conoscono altrove venti di tale violenza, salvo forse nei cicloni tropicali».

Per quanto riguarda le precipitazioni, la scarsa umidità sul continente le rende quasi assenti. Notevole è la differenza tra le isole antartiche e l'altopiano. Riguardo alle prime si può portare come esempio il dato della Stazione Bellingshausen (base russa sull'Isola di re Giorgio) in cui, nel periodo 1969-2005, si va da un minimo annuale di 471,8 mm (2003) a un massimo di 991,6 mm (1998), a Vostok, invece, si passa da un massimo di 66,4 mm (1958), a un minimo di 0,2 mm (1982 e 1995).

L'Antartide, assieme ai suoi ghiacci, ha un importante compito nell'equilibrio climatico-ambientale del pianeta, visto che ogni variazione della calotta si ripercuote sull'equilibrio termico planetario, sulla circolazione oceanica e atmosferica nonché sul livello del mare.

L'importanza del monitoraggio climatico è giustificata anche dalle conseguenze che avrebbe uno scioglimento dei ghiacci antartici sul livello del mare planetario; inoltre bisogna considerare che la relazione tra ghiaccio e mare è interlacciata e che i due elementi si influenzano reciprocamente. In generale va detto che nella regione antartica esistono grandi differenze tra le varie zone: ad esempio le parti più a nord (come la penisola antartica) sono le zone dove in generale si realizza il passaggio del ghiaccio all'oceano mentre le parti più interne sono quelle dove si ha un accumulo e ispessimento dei ghiacci.

Ambiente

Nel continente vivono solo piante e animali che si sono adattati al clima rigido, tra cui al 1993 si conoscevano pinguini, foche, 85 specie di muschi, 200 specie di licheni, 28 specie di funghi, 25 specie di Marchantiophyta, e molti tipi di alghe.

Flora

Le condizioni climatiche e la povertà del suolo sono fattori limitanti per lo sviluppo della vegetazione che risulta costituita quasi esclusivamente da muschi, epatiche e licheni. Le uniche piante angiosperme che crescono in Antartide sono la Deschampsia antarctica e il Colobanthus quitensis; queste piante formano ciuffi erbosi tra le rocce presso il litorale sulla costa occidentale della penisola Antartica. Le attività umane hanno permesso l'ingresso di un'altra angiosperma: Poa annua L., specie cosmopolita invasiva che si insinua in habitat disturbati dall'uomo.

Fauna

La fascia di mare che separa le acque antartiche da quelle degli altri oceani è detta convergenza antartica; è larga dai 40 agli 80 km ed è situata a circa 1600 km dalla costa e in essa la temperatura cala bruscamente.La convergenza antartica costituisce una barriera biologica insormontabile per gli organismi marini di piccole dimensioni e all'interno della quale si trova un ecosistema del tutto particolare.

I mari sono molto ricchi di zooplancton e di krill antartico (l'Euphausia superba ne è il componente principale).Il krill, a sua volta alimentato da poche specie di alghe che compongono il fitoplancton, rappresenta l'alimento di pesci, balene, foche e leoni marini, di pinguini e di numerosi uccelli marini.

Sulla banchisa vivono e si riproducono quattro specie di pinguini: il pinguino imperatore, il pinguino di Adelia, il Pygoscelis papua e il Pygoscelis antarcticus. Un'altra trentina di specie di uccelli (appartenenti alle famiglie dei procellariformi e caradriformi) si riproducono nel continente antartico, tra queste vi sono l'albatro reale, il petrello delle nevi, il fulmaro antartico, gli ultimi due nidificano nelle parti prive di neve, dette nunatak, delle montagne dell'interno, spingendosi nell'entroterra fino a 100 km dalle coste.

Tra le foche sono diffuse le foche di Weddell, le foche cancrivore e la temibile foca leopardo. Nei mesi estivi oltre 100 milioni di uccelli migratori nidificano e si riproducono sulla banchisa e nelle isole prospicienti il continente.

Paragonato con la ricchezza di fauna nell'oceano e sulla banchisa l'interno del continente appare, anche nelle poche aree deglaciate dette oasi, deserto e desolato. Le uniche forme di vita che vi si trovano sono batteri, microorganismi e alcuni invertebrati.

mostra meno

L'Antartide è il continente circostante il Polo sud e opposto all'Artide; è dunque situato nell'emisfero australe della Terra e quasi interamente compreso entro il Circolo polare antartico.

Geografia

L'Antartide è una delle otto ecozone o regioni biogeografiche della Terra.

Con una superficie di 14 milioni di km², ai quali si aggiungono 1,5 milioni di km² di barriere è il quarto continente del mondo per estensione. Per convenzione il confine geografico è delimitato dalla cosiddetta convergenza antartica, la latitudine (circa 50° S) dove si inabissano le acque di superficie subtropicali. L'area compresa fra i 50° e il circolo polare antartico viene definita subantartica.

In media è il luogo più freddo della Terra e con le maggiori riserve di acqua dolce del pianeta. Il territorio presenta la più elevata media altimetrica sul livello del mare di tutti i continenti. L'Antartide è considerato un deserto, con precipitazioni annue di soli 200 mm lungo la costa, e molto meno nelle regioni interne.

Il continente è attraversato dalla Catena Transantartica lunga 3500 km che si estende da Capo Adare (Terra Vittoria affacciato sul Mare di Ross) alla Terra di Coats (sul Mare di Weddell).

Il meridiano di Greenwich (0° di longitudine) divide l'Antartide in due parti:

  • l' Antartide Occidentale, o Antartide Minore che comprende grossomodo il territorio situato a ovest del meridiano di Greenwich e a est dei 180° di longitudine ( Penisola Antartica, Terra di Mary Bird e Terra di Ellsworth)
  • l' Antartide Orientale o Antartide Maggiore, un altopiano di circa 10 milioni di km² anticamente unito all' Australia e situato nell'area a est del meridiano di Greenwich e a ovest dei 180° di longitudine.

L'elevazione maggiore si ha in corrispondenza del Massiccio Vinson (4897 m s.l.m.) facente parte dei Monti Ellsworth nella Penisola Antartica mentre la depressione maggiore è la Fossa subglaciale di Bentley a 2538 m sotto il livello del mare, situata nella parte orientale del continente. Nel continente sono presenti anche alcuni vulcani, il più alto dei quali è il Monte Sidley (4181 m s.l.m.).

La calotta di ghiaccio che ricopre l'Antartide è suddivisa in calotta orientale (con uno spessore medio di 2500 m) e calotta occidentale (con uno spessore medio di 1700 m) dalla Catena Transantartica. I massimi spessori della calotta si trovano presso la Terra di Adelia a soli 400 km dalla costa: qui vi è una profonda depressione colmata da 4776 m di ghiaccio. Se si considera la massa dei ghiacci che ricopre la superficie, l'Antartide è il continente mediamente più alto sul livello del mare. Escludendo invece il profilo dato dalle calotte glaciali e considerando esclusivamente il livello medio dello strato roccioso, questo continente è mediamente il più basso.

Con un volume medio totale di 26,6×106 km³, costituisce il 92% delle riserve di acqua dolce del globo. È stato calcolato che la completa fusione dei ghiacci dell'Antartide comporterebbe un innalzamento del livello degli oceani di circa 70 metri. Gli iceberg che si staccano dalla calotta possono raggiungere e superare le dimensioni della Corsica.

Lo sviluppo costiero del continente è pari a 17968 km caratterizzati dalla presenza di diverse formazioni di ghiaccio:

In Antartide si trovano le due più grandi piattaforme di ghiaccio del mondo, quella di Ross e quella di Filchner-Ronne. Il continente è circondato da un'ampia zona ghiacciata, la banchisa (pack), nella quale si sviluppa uno dei più interessanti ecosistemi del pianeta e che rappresenta la fonte di cibo per cetacei, pinguini, pesci, foche e molti uccelli.

In Antartide si trovano oltre 70 laghi, situati a migliaia di metri sotto la coltre gelata. Il maggiore di questi laghi sub-glaciali è il lago Vostok, scoperto dal geografo russo Andrey Kapitsa durante una serie di spedizioni scientifiche sovietiche che si tennero fra il 1959 e il 1964 nei pressi della stazione russa Vostok. Si ritiene che il lago sia stato sigillato dai ghiacci fra i 500 000 e il milione di anni fa. Vi sono prove derivanti da carotaggi effettuati a circa 400 m sopra la superficie dell'acqua del lago che le sue acque possano contenere forme di vita (microbi). Ciò è stato portato a supporto delle teorie sulla possibilità di esistenza di forme di vita su Europa, una della lune di Giove, in quanto la superficie gelata del lago ha molti tratti in comune con la superficie del satellite.

L'Antartide, a causa della sua apparente uniformità, sembrerebbe distaccarsi dagli altri continenti, caratterizzati da una varietà di climi, ecosistemi, popoli, culture. In realtà l'uniformità dell'Antartide è solo apparente, effetto della grande diversità ambientale e climatica rispetto agli altri continenti; in realtà anche in questa parte del mondo si possono distinguere vari tipi di clima, di morfologia e di ambienti naturali, significativamente diversi tra loro, ma che appaiono simili perché tutti caratterizzati da un clima notevolmente freddo.

Clima

Tra le varie classificazioni proposte per il clima antartico, la più valida resta quella elaborata da Paul C. Dalrymple nel 1966: essa, pur tralasciando la fascia costiera e la Penisola Antartica, suddivide l'interno del continente in quattro zone sulla base di precisi parametri, che mettono in relazione le temperature medie ed estreme, la velocità media e la frequenza del vento, la misura delle precipitazioni annuali e l'intensità del windchill. Dalrymple, dunque, classifica:

  • Area fredda di transizione (temperatura media annua da −25 °C a −40 °C)
  • Area fredda catabatica (temperatura media annua da −30 °C a −40 °C)
  • Area interiore fredda (temperatura media annua da −40 °C a −50 °C)
  • Nucleo centrale freddo (temperatura media annua inferiore a −50 °C)

Va detto che, per quanto riguarda l'aspetto termico, esiste una precisa correlazione fra la quota, la latitudine e la distanza dal mare (continentalità). L'Altopiano Antartico è un tavolato di ghiaccio con spessori che nella parte orientale possono superare i 4000 m di quota ed è qui che si misurano le temperature più basse del mondo. Le osservazioni meteorologiche continuative sul Plateau Antartico sono cominciate con l'Anno geofisico internazionale e sono oggi condotte attraverso due principali fonti di acquisizione dei dati; le basi permanenti, gestite da personale tecnico scientifico residente, e le Aws (Automatic Weather Stations), progettate dalla Wisconsin University e impiantate a partire dagli anni ottanta. Tra il Dome Argus (il più alto rilievo dell'Altopiano Antartico) e il Dome Fuji è stata registrata nel 2018 dall'Università del Colorado, la temperatura più bassa: −98,6 °C.

Attualmente sono tre le basi permanenti dell'Altopiano Antartico: Amundsen-Scott (statunitense), Vostok (russa) e Concordia (italo-francese). La prima, che sorge al Polo Sud geografico, rientra nell'Area interiore fredda secondo la classificazione di Dalrymple: la temperatura media annua (1957-2006) è di −49,5 °C. A Vostok, nel Nucleo centrale freddo, la media annua (1958-2006, con interruzioni) si colloca invece a −55,3 °C.

Caratteristica del clima antartico è il cosiddetto Kernlose winter, un vistoso raffreddamento che si realizza con la scomparsa del sole sotto l'orizzonte e rimane pressoché costante per tutto l'arco del semestre; una dinamica che non ha riscontro nell'emisfero boreale, tranne forse in alcune delle aree più interne della Groenlandia. Perciò la classica suddivisione stagionale, pur mantenuta per omogeneità di confronti, nella realtà ha poco senso. Nell'Area interiore fredda e nel Nucleo centrale freddo, che inglobano circa la metà della superficie continentale, si può parlare di un bimestre estivo (dicembre e gennaio), preceduto e seguito da due stagioni di transizione (seconda metà di ottobre e novembre, febbraio e prima metà di marzo); i restanti sette mesi (dalla metà di marzo a metà ottobre) sono quelli invernali.

Durante l'estate la temperatura raramente supera i −20 °C. Il mese più caldo (dicembre) ad Amundsen-Scott fa registrare una media di −28,0 °C, mentre a Vostok di −31,9 °C. Il crollo termico, che comincia con la discesa del sole sull'orizzonte, comporta che già ad aprile la media di Amundsen-Scott sia di −57,3 °C, quella di Vostok di −64,8 °C, a luglio la media di Amundsen-Scott è di −60,1 °C, ad agosto quella di Vostok di −68,0 °C. Ciò fa sì che in qualsiasi periodo dell'inverno si possano toccare i valori estremi. Il record ad Amundsen-Scott si colloca a −82,8 °C (23 giugno 1982), mentre a Vostok a −89,2 °C (21 luglio 1983); quest'ultima è ufficialmente la temperatura più bassa registrata sulla Terra.

Altro elemento caratterizzante dell'Antartide è il vento: in particolare, le correnti catabatiche che, in estrema sintesi, si originano per via della densità dell'aria fredda che staziona sull'Altopiano Antartico, e che tende a "scivolare" verso le coste. Studi cominciati fin dal primo Novecento hanno dimostrato che esistono vie preferenziali in cui si incanalano i venti catabatici, che possono superare i 300 km/h (il 16 maggio 2004 la stazione McMurdo è stata devastata dalla tempesta più intensa degli ultimi trent'anni, con raffiche fino a 188,4 mph). Proprio riguardo ai venti che battono i mari antartici il Sailing Direction for Antarctica della Marina degli Stati Uniti specifica che «hanno spesso l'intensità di un uragano, con raffiche che raggiungono a volte la velocità di 150-200 miglia all'ora. Non si conoscono altrove venti di tale violenza, salvo forse nei cicloni tropicali».

Per quanto riguarda le precipitazioni, la scarsa umidità sul continente le rende quasi assenti. Notevole è la differenza tra le isole antartiche e l'altopiano. Riguardo alle prime si può portare come esempio il dato della Stazione Bellingshausen (base russa sull'Isola di re Giorgio) in cui, nel periodo 1969-2005, si va da un minimo annuale di 471,8 mm (2003) a un massimo di 991,6 mm (1998), a Vostok, invece, si passa da un massimo di 66,4 mm (1958), a un minimo di 0,2 mm (1982 e 1995).

L'Antartide, assieme ai suoi ghiacci, ha un importante compito nell'equilibrio climatico-ambientale del pianeta, visto che ogni variazione della calotta si ripercuote sull'equilibrio termico planetario, sulla circolazione oceanica e atmosferica nonché sul livello del mare.

L'importanza del monitoraggio climatico è giustificata anche dalle conseguenze che avrebbe uno scioglimento dei ghiacci antartici sul livello del mare planetario; inoltre bisogna considerare che la relazione tra ghiaccio e mare è interlacciata e che i due elementi si influenzano reciprocamente. In generale va detto che nella regione antartica esistono grandi differenze tra le varie zone: ad esempio le parti più a nord (come la penisola antartica) sono le zone dove in generale si realizza il passaggio del ghiaccio all'oceano mentre le parti più interne sono quelle dove si ha un accumulo e ispessimento dei ghiacci.

Ambiente

Nel continente vivono solo piante e animali che si sono adattati al clima rigido, tra cui al 1993 si conoscevano pinguini, foche, 85 specie di muschi, 200 specie di licheni, 28 specie di funghi, 25 specie di Marchantiophyta, e molti tipi di alghe.

Flora

Le condizioni climatiche e la povertà del suolo sono fattori limitanti per lo sviluppo della vegetazione che risulta costituita quasi esclusivamente da muschi, epatiche e licheni. Le uniche piante angiosperme che crescono in Antartide sono la Deschampsia antarctica e il Colobanthus quitensis; queste piante formano ciuffi erbosi tra le rocce presso il litorale sulla costa occidentale della penisola Antartica. Le attività umane hanno permesso l'ingresso di un'altra angiosperma: Poa annua L., specie cosmopolita invasiva che si insinua in habitat disturbati dall'uomo.

Fauna

La fascia di mare che separa le acque antartiche da quelle degli altri oceani è detta convergenza antartica; è larga dai 40 agli 80 km ed è situata a circa 1600 km dalla costa e in essa la temperatura cala bruscamente.La convergenza antartica costituisce una barriera biologica insormontabile per gli organismi marini di piccole dimensioni e all'interno della quale si trova un ecosistema del tutto particolare.

I mari sono molto ricchi di zooplancton e di krill antartico (l'Euphausia superba ne è il componente principale).Il krill, a sua volta alimentato da poche specie di alghe che compongono il fitoplancton, rappresenta l'alimento di pesci, balene, foche e leoni marini, di pinguini e di numerosi uccelli marini.

Sulla banchisa vivono e si riproducono quattro specie di pinguini: il pinguino imperatore, il pinguino di Adelia, il Pygoscelis papua e il Pygoscelis antarcticus. Un'altra trentina di specie di uccelli (appartenenti alle famiglie dei procellariformi e caradriformi) si riproducono nel continente antartico, tra queste vi sono l'albatro reale, il petrello delle nevi, il fulmaro antartico, gli ultimi due nidificano nelle parti prive di neve, dette nunatak, delle montagne dell'interno, spingendosi nell'entroterra fino a 100 km dalle coste.

Tra le foche sono diffuse le foche di Weddell, le foche cancrivore e la temibile foca leopardo. Nei mesi estivi oltre 100 milioni di uccelli migratori nidificano e si riproducono sulla banchisa e nelle isole prospicienti il continente.

Paragonato con la ricchezza di fauna nell'oceano e sulla banchisa l'interno del continente appare, anche nelle poche aree deglaciate dette oasi, deserto e desolato. Le uniche forme di vita che vi si trovano sono batteri, microorganismi e alcuni invertebrati.

mostra meno