Harmonia axyridis
La coccinella arlecchino (Harmonia axyridis Pallas, 1773) è un coleottero della famiglia Coccinellidae, di origine asiatica.
Le larve di Harmonia axyridis hanno un corpo allungato, appiattito e contornato di robusti tubercoli e spine. Il dorso è di colore nero bluastro, mentre i lobi dorsolaterali dei segmenti addominali presentano macchie di tonalità giallo-arancione, di numero compreso tra uno e cinque per lato.Le zampe sono di tipo cursorio, adatte alla funzione di movimento rapido; tali zampe sono lunghe e sottili con unghie ben sviluppate
L'esemplare adulto di Harmonia axyridis si riconosce perché più grande delle comuni coccinelle, essendo lungo dai 5 agli 8 millimetri. Il nome comune coccinella arlecchino deriva dalla grande varietà di toni che presenta: il capo può essere giallo, nero o nero con macchie gialle; il pronoto (parte anteriore del torace) è giallo con macchie nere centrali; tali macchie variano da due a quattro e possono formare due linee curve, una forma a M o un trapezio; ai margini laterali del corpo c'è una macchia ovale di colore giallo.
In Europa in base alla colorazione delle elitre (ali anteriori) si distinguono:
La forma più comune di Harmonia axyridis in Italia è la succinea.
L’Harmonia axyridis è originaria dell'Asia, ma è oggi presente in tutto il mondo. L'origine della sua diffusione risale al 1916, quando venne introdotta negli Stati Uniti come agente di controllo biologico per afidi e coccidi. Tuttavia la sua presenza in nord America è sempre stata controllata. Solo nel 1988 sono cominciate a giungere le prime segnalazioni di una diffusione incontrollata negli Stati Uniti. Tuttora è incerto se le cause di questa diffusione siano state intenzionali o accidentali.
Il controllo della coccinella arlecchino è stato impossibile, in quanto anche l'Ucraina aveva deciso nel 1964 di adottare la coccinella arlecchino con lo stesso scopo degli Stati Uniti, favorendo dunque la sua introduzione anche in Europa. Una scelta replicata dalla Bielorussia nel 1968 e dalla Francia nel 1982. E così, alla fine degli anni Ottanta questo coleottero dagli Stati Uniti ha colonizzato l'America Latina, il Sudafrica e l'Egitto, mentre nel 1991 anche la Francia ha perso il controllo della coccinella, la quale ha iniziato un'inarrestabile espansione in tutto il continente europeo: l’Harmonia axyridis è oggi presente in Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Lussemburgo, Gran Bretagna, Italia, Repubblica Ceca, Austria, Danimarca, Liechtenstein, Polonia, Ungheria, Serbia, Romania, Slovacchia, Bosnia ed Erzegovina.
In Italia, le prime segnalazioni di coccinella arlecchino allo stato libero risalgono al 2006, quando furono trovati alcuni esemplari di Harmonia axyridis nelle aree verdi di Torino. L'anno successivo sono arrivate le segnalazioni dalla Lombardia, e nel 2008 la coccinella arlecchino è stata ritrovata anche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria. Al 2010 risalgono invece le prime segnalazioni in Toscana, dove pare che, per ora, l'espansione di questo coleottero si sia fermata. La H. axyridis è avvistata anche in Sicilia con esemplari sporadici sull'Etna e in Sardegna nell'Iglesiente.
L’Harmonia axyridis è una specie polifaga che si nutre prevalentemente di afidi e cocciniglie, ma è predatore di numerosi altri insetti e coleotteri, tra cui le larve di coccinella, i neurotteri e i sirfidi. L'elevato numero delle sue prede fa sì che questa coccinella riesca a ridurre le altre specie afidifaghe autoctone e in parte sostituirsi ad esse (il fenomeno si indica con il termine 'intra guild predation': acronimo IGP). Ultimamente la sua possibile pericolosa predazione e competizione con altri insetti si è di molto ridotta. Le coccinelle indigene sono infatti attive e non sembra che le loro popolazioni si siano ridotte in maniera significativa. Nell'estate del 2022, in un articolo su un settimanale francese, il biologo dell'evoluzione Arnaud Estoup ha dichiarato che non si è certi fino a qual punto la coccinella asiatica possa nuocere alle specie autoctone, è difficile da quantificare e, al Sud della Francia in particolare, ad esempio, l'invasione della coccinella asiatica si è ridotta notevolmente negli ultimi anni.
La coccinella arlecchino compie solitamente due generazioni all'anno, ma è in grado di arrivare anche a cinque.
Durante il periodo di svernamento, che ricopre l'autunno e l'inverno, le coccinelle arlecchino compongono degli aggregati all'interno degli edifici umani.