Paese

Lituania

528 specie

La Lituania, ufficialmente Repubblica di Lituania, è uno Stato membro dell'Unione europea, confinante a nord con la Lettonia, a est con la Bielorussia, a sud con la Polonia e a sud-ovest con l'exclave russa dell'Oblast' di Kaliningrad, mentre a ovest è bagnata dal mar Baltico.

Idrografia

Il fiume più lungo della Lituania è il Nemunas, il quale nasce in Bielorussia, a sud-ovest di Minsk, e dopo aver attraversato la parte meridionale della Lituania forma il confine con l'exclave russa dell'Oblast' di Kaliningrad, per poi gettarsi nella laguna di fronte all'istmo di Curlandia (Mar Baltico), anch'esso diviso politicamente tra la Lituania e la Russia.

La Lituania confina con la Polonia tra il lago di Galadusis.

Clima

Il clima in Lituania è di tipo continentale e freddo. Gli inverni sono generalmente rigidi, con temperature medie di -5 °C, che possono raggiungere facilmente i -20 °C. Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi, mentre in estate la temperatura può raggiungere e spesso superare i 20 °C.

Le nevi sono abbondanti tra novembre e marzo e sono in genere piuttosto copiose soprattutto nella parte centrale e orientale del Paese.Lungo la costa, presso la città di Klaipėda e sulla penisola di Neringa, gli inverni sono più miti, mentre le estati sono solitamente più fresche.

La Lituania è piuttosto piovosa. Le precipitazioni sono frequenti soprattutto in estate e lungo la costa. Raggiungono infatti i 720 mm durante l'anno sul litorale e i 500 mm nelle regioni interne.Le ore di luce sono scarse in inverno, mentre in estate, in particolare tra maggio e giugno, il sole tramonta dopo le 22, lasciando alla notte il chiarore tipico delle zone boreali.

La giornata più lunga è quella della notte di San Giovanni, quando le città si svuotano e chi può si reca ai laghi a godere del chiarore della notte più breve dell'anno.Nelle Repubbliche baltiche e in Finlandia, come in tutto il Nord Europa del resto, una delle feste più importanti dell'anno è proprio quella del solstizio d'estate (la notte di San Giovanni), quando la notte è brevissima e il cielo non diventa buio, ma appena blu.

Rispetto alla vicina Lettonia, all'Estonia e all'Europa scandinava, la Lituania gode tuttavia di maggiore equilibrio nell'alternanza di giorno e notte grazie alla sua posizione più meridionale. Le notti boreali sono dunque un po' più brevi rispetto a quelle dei Paesi a loro vicini, mentre in estate, la luce del giorno dura un po' meno a lungo.

Flora e fauna

In Lituania vivono 70 specie di mammiferi, tra cui alci, cinghiali e linci, e le zone umide del delta del Nemunas sono un'importante area di nidificazione di uccelli, come la cicogna. Il castoro, il bisonte e il cervo europeo sono stati reintrodotti. Nei parchi nazionali si riproduce il lupo; a Dzūkija striscia la biscia dal collare, mentre quasi dappertutto volano grandi comunità di pipistrelli. Di tanto in tanto, in un punto tranquillo di qualche incantevole lago lituano, la rara tartaruga d'acqua dolce depone le uova su una deserta spiaggia sabbiosa.

Il 30% del territorio nazionale è ricoperto da foreste, in cui predominano il pino, l'abete rosso e la betulla. Non stupisce che gli alberi costituiscano una fonte di grande orgoglio per i lituani, che trattano i più antichi con molto rispetto e danno loro nomi come Kapinių pušis (Pino del cimitero) e Ragaonos uosis (Frassino della strega). Nell'era pagana si diceva che gli alberi ospitassero le anime dei morti e che i soldati morti in battaglia si trasformassero in alberi. Un secolo fa qualcuno ha intagliato degli alveari in cima ai tronchi di pino (in modo che gli orsi bruni non sottraessero il miele); se ne vedono ancora molti nel Parco Nazionale di Dzūkija.

I parchi di Dzūkija e Žemaitija sono ricchi di fauna e proteggono entrambi più di 1 000 specie animali. Nel Parco Nazionale di Aukštaitija si trovano fiori rari, tra cui la ninfea bianca, l'epipogio, l'hammarbia e l'astragalo peloso. La calcatreppola marittima è sempre più rara sulle dune della penisola curlandese per tutti coloro che la raccolgono per portarsela a casa.

Problemi ambientali

L'Unione europea sta investendo un'ingente quantità di denaro per la difesa dell'ambiente: tra il 2004 e il 2006 per la sola Lituania sono stati stanziati 307,05 milioni di euro in fondi di coesione e 32,8 milioni di euro in fondi strutturali.

Per anni la questione più scottante è stata quella della centrale nucleare di Ignalina, a 120 km a nord di Vilnius. Uno dei due reattori, simili nella progettazione a quello di Chernobyl in Ucraina, è stato disattivato nel dicembre del 2004; con la chiusura definitiva della centrale, nel 2009, si è posto il serio problema di come smantellare questa struttura con il minor costo per l'ambiente. L'operazione, tuttora in corso, costerà almeno 3,2 miliardi di euro, erogati in massima parte da Bruxelles.

Resta la fondamentale questione di come produrre energia. Ancora nel 2009 solo il 3,7% dell'elettricità veniva ricavata da fonti rinnovabili (tra cui centrali idroelettriche ed eoliche), ma attualmente tale quota è salita al 27,9%.

Le estrazioni petrolifere nel campo D-6 della regione di Kaliningrad, a 22 km dalla costa e 500 m a valle del confine tra la Lituania e la Russia, minacciano la penisola curlandese e il Mar Baltico. Alla fine degli anni 1980, grazie a proteste pubbliche, si è riusciti a evitare che l'URSS speculasse su questo giacimento, stimato in 24 milioni di tonnellate di petrolio. Ma nel giugno del 2004 il gigante petrolifero russo Lukoil ha dato avvio alle perforazioni. Grandi manifestazioni di protesta nel 2005 hanno indotto il Consiglio d'Europa a intervenire: l'organismo ha riconosciuto che le pratiche operative della trivellazione sono corrette ma ha posto l'accento sull'enorme rischio che la prossimità dell'impianto pone alla penisola e ha chiesto alla Lituania e alla Russia di cooperare con maggiore impegno nella protezione della sua linea costiera, divisa tra i due Paesi.

Anche il trasporto del petrolio, al pari della sua estrazione, costituisce una minaccia ambientale per tutti e tre i Paesi baltici.

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La Lituania, ufficialmente Repubblica di Lituania, è uno Stato membro dell'Unione europea, confinante a nord con la Lettonia, a est con la Bielorussia, a sud con la Polonia e a sud-ovest con l'exclave russa dell'Oblast' di Kaliningrad, mentre a ovest è bagnata dal mar Baltico.

Idrografia

Il fiume più lungo della Lituania è il Nemunas, il quale nasce in Bielorussia, a sud-ovest di Minsk, e dopo aver attraversato la parte meridionale della Lituania forma il confine con l'exclave russa dell'Oblast' di Kaliningrad, per poi gettarsi nella laguna di fronte all'istmo di Curlandia (Mar Baltico), anch'esso diviso politicamente tra la Lituania e la Russia.

La Lituania confina con la Polonia tra il lago di Galadusis.

Clima

Il clima in Lituania è di tipo continentale e freddo. Gli inverni sono generalmente rigidi, con temperature medie di -5 °C, che possono raggiungere facilmente i -20 °C. Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi, mentre in estate la temperatura può raggiungere e spesso superare i 20 °C.

Le nevi sono abbondanti tra novembre e marzo e sono in genere piuttosto copiose soprattutto nella parte centrale e orientale del Paese.Lungo la costa, presso la città di Klaipėda e sulla penisola di Neringa, gli inverni sono più miti, mentre le estati sono solitamente più fresche.

La Lituania è piuttosto piovosa. Le precipitazioni sono frequenti soprattutto in estate e lungo la costa. Raggiungono infatti i 720 mm durante l'anno sul litorale e i 500 mm nelle regioni interne.Le ore di luce sono scarse in inverno, mentre in estate, in particolare tra maggio e giugno, il sole tramonta dopo le 22, lasciando alla notte il chiarore tipico delle zone boreali.

La giornata più lunga è quella della notte di San Giovanni, quando le città si svuotano e chi può si reca ai laghi a godere del chiarore della notte più breve dell'anno.Nelle Repubbliche baltiche e in Finlandia, come in tutto il Nord Europa del resto, una delle feste più importanti dell'anno è proprio quella del solstizio d'estate (la notte di San Giovanni), quando la notte è brevissima e il cielo non diventa buio, ma appena blu.

Rispetto alla vicina Lettonia, all'Estonia e all'Europa scandinava, la Lituania gode tuttavia di maggiore equilibrio nell'alternanza di giorno e notte grazie alla sua posizione più meridionale. Le notti boreali sono dunque un po' più brevi rispetto a quelle dei Paesi a loro vicini, mentre in estate, la luce del giorno dura un po' meno a lungo.

Flora e fauna

In Lituania vivono 70 specie di mammiferi, tra cui alci, cinghiali e linci, e le zone umide del delta del Nemunas sono un'importante area di nidificazione di uccelli, come la cicogna. Il castoro, il bisonte e il cervo europeo sono stati reintrodotti. Nei parchi nazionali si riproduce il lupo; a Dzūkija striscia la biscia dal collare, mentre quasi dappertutto volano grandi comunità di pipistrelli. Di tanto in tanto, in un punto tranquillo di qualche incantevole lago lituano, la rara tartaruga d'acqua dolce depone le uova su una deserta spiaggia sabbiosa.

Il 30% del territorio nazionale è ricoperto da foreste, in cui predominano il pino, l'abete rosso e la betulla. Non stupisce che gli alberi costituiscano una fonte di grande orgoglio per i lituani, che trattano i più antichi con molto rispetto e danno loro nomi come Kapinių pušis (Pino del cimitero) e Ragaonos uosis (Frassino della strega). Nell'era pagana si diceva che gli alberi ospitassero le anime dei morti e che i soldati morti in battaglia si trasformassero in alberi. Un secolo fa qualcuno ha intagliato degli alveari in cima ai tronchi di pino (in modo che gli orsi bruni non sottraessero il miele); se ne vedono ancora molti nel Parco Nazionale di Dzūkija.

I parchi di Dzūkija e Žemaitija sono ricchi di fauna e proteggono entrambi più di 1 000 specie animali. Nel Parco Nazionale di Aukštaitija si trovano fiori rari, tra cui la ninfea bianca, l'epipogio, l'hammarbia e l'astragalo peloso. La calcatreppola marittima è sempre più rara sulle dune della penisola curlandese per tutti coloro che la raccolgono per portarsela a casa.

Problemi ambientali

L'Unione europea sta investendo un'ingente quantità di denaro per la difesa dell'ambiente: tra il 2004 e il 2006 per la sola Lituania sono stati stanziati 307,05 milioni di euro in fondi di coesione e 32,8 milioni di euro in fondi strutturali.

Per anni la questione più scottante è stata quella della centrale nucleare di Ignalina, a 120 km a nord di Vilnius. Uno dei due reattori, simili nella progettazione a quello di Chernobyl in Ucraina, è stato disattivato nel dicembre del 2004; con la chiusura definitiva della centrale, nel 2009, si è posto il serio problema di come smantellare questa struttura con il minor costo per l'ambiente. L'operazione, tuttora in corso, costerà almeno 3,2 miliardi di euro, erogati in massima parte da Bruxelles.

Resta la fondamentale questione di come produrre energia. Ancora nel 2009 solo il 3,7% dell'elettricità veniva ricavata da fonti rinnovabili (tra cui centrali idroelettriche ed eoliche), ma attualmente tale quota è salita al 27,9%.

Le estrazioni petrolifere nel campo D-6 della regione di Kaliningrad, a 22 km dalla costa e 500 m a valle del confine tra la Lituania e la Russia, minacciano la penisola curlandese e il Mar Baltico. Alla fine degli anni 1980, grazie a proteste pubbliche, si è riusciti a evitare che l'URSS speculasse su questo giacimento, stimato in 24 milioni di tonnellate di petrolio. Ma nel giugno del 2004 il gigante petrolifero russo Lukoil ha dato avvio alle perforazioni. Grandi manifestazioni di protesta nel 2005 hanno indotto il Consiglio d'Europa a intervenire: l'organismo ha riconosciuto che le pratiche operative della trivellazione sono corrette ma ha posto l'accento sull'enorme rischio che la prossimità dell'impianto pone alla penisola e ha chiesto alla Lituania e alla Russia di cooperare con maggiore impegno nella protezione della sua linea costiera, divisa tra i due Paesi.

Anche il trasporto del petrolio, al pari della sua estrazione, costituisce una minaccia ambientale per tutti e tre i Paesi baltici.

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