Neobalenidi, Neobalaenidae
La caperea (Caperea marginata Gray, 1846), unico membro della famiglia dei Neobalenidi (Neobalaenidae), è una specie di balena con i fanoni. Descritta per la prima volta da John Edward Gray nel 1846, è il Misticeto più piccolo: è lunga 4 - 6,5 m e pesa 3000 – 3500 kg. Nonostante talvolta venga chiamata anche balena franca pigmea, è più imparentata con la balena grigia e le balenottere che con la balena della Groenlandia e le balene franche.
La caperea vive solamente nell'emisfero australe, nelle zone più meridionali dell'Oceano Australe, e si nutre di copepodi ed Eufausiidi. Non sappiamo granché sull'entità delle popolazioni e sul suo comportamento sociale. Diversamente dalla maggior parte degli altri Misticeti, è stata cacciata solo molto raramente.
La caperea viene avvistata solo raramente e di conseguenza è stata poco studiata. Tuttavia è certo che sia di gran lunga il più piccolo tra tutti i Misticeti. Il peso e le dimensioni alla nascita sono sconosciuti. La lunghezza degli esemplari adulti è di 4 - 6,5 m. Il peso stimato si aggira sui 3000 – 3500 kg. Anche i periodi di gestazione e di allattamento e la longevità sono sconosciuti. La scarsità dei dati a nostra disposizione è dovuta in parte alla relatività inattività della specie, la quale la rende difficile da localizzare. Il soffio è piccolo e indistinto e inoltre essa nuota lentamente, con uno stile ondeggiante, sebbene sia in grado di compiere rapide accelerazioni.
La colorazione e l'aspetto della caperea, con dorso grigio scuro, ventre di un grigio più chiaro e solitamente con una coppia di macchie più chiare a forma di gallone dietro agli occhi, sono simili a quelli della balenottera minore comune e di quella minore antartica e in mare è molto facile confonderla con queste due specie se non vengono osservati con cura la mandibola e le pinne pettorali. La bocca non è fortemente arcuata come nelle balene franche e può non essere sufficiente osservarla per distinguere la caperea da una balenottera minore. Gli unici caratteri che permettono una giusta identificazione sono i fanoni, lunghi, sottili e di color crema, e le caratteristiche gengive di colore bianco. A differenza delle balene franche la caperea non presenta callosità. La pinna dorsale è falcata (a forma di mezzaluna) e situata a circa tre-quarti della lunghezza del dorso. Diversamente dalle balenottere minori, quando emerge in superficie non mostra mai la coda e talvolta anche la pinna dorsale rimane sommersa.
Le analisi dei contenuti stomacali degli esemplari morti indicano che la caperea si nutre di copepodi e di Eufausiidi. Non si sappiamo se si nutra nei pressi delle coste o in mare aperto. Anche le abitudini sociali e riproduttive sono sconosciute. Generalmente viene avvistata sola o in coppia, ma talvolta sono stati visti gruppi composti anche da 10 esemplari e, in un caso, furono osservati 80 animali sparsi su una piccola area di oceano aperto.
La caperea è forse il meno studiato tra tutti i Cetacei, dato che viene avvistata solo raramente (nel 1998 era stata avvistata nei mari aperti di tutto il globo meno di 20 volte). Vive nell'emisfero australe, in una fascia compresa tra i 30° S e i 50° S, in aree dove le acque superficiali hanno temperature comprese tra i 5 e i 20 °C, e si ritiene che abbia una distribuzione circumpolare. L'esemplare noto più a sud fu ritrovato spiaggiato in Terra del Fuoco (55° S), in Argentina meridionale. Altri esemplari sono stati avvistati lungo le coste di Namibia, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda. Predilige baie protette e poco profonde. Un gruppo trascorre tutto l'anno al largo della Tasmania. La popolazione totale è sconosciuta.