Avvoltoio collorosso
Regno
Phylum
Classe
Famiglia
Genere
SPECIE
Cathartes aura
Durata
16 years
Massima velocità
48
30
km/hmph
km/h mph 
Peso
0.8-2.3
1.8-5.1
kglbs
kg lbs 
Lunghezza
62-81
24.4-31.9
cminch
cm inch 
Apertura alare
160
63
cminch
cm inch 

L'avvoltoio collorosso (Cathartes aura Linnaeus, 1758), noto anche come "avvoltoio tacchino", è il rappresentante più diffuso della famiglia dei Catartidi, gli avvoltoi del Nuovo Mondo. Nelle regioni nordamericane in cui vive è noto anche come Turkey Buzzard (o solo Buzzard), vale a dire «poiana tacchino» o «poiana», mentre in alcune zone dei Caraibi viene chiamato John Crow o Carrion Crow, cioè «John il corvo» o «corvo delle carogne». Questo avvoltoio, una delle tre specie del genere Cathartes, è diffuso dal Canada meridionale all'estremità meridionale del Sudamerica. Occupa una vasta gamma di ambienti aperti e semi-aperti, quali foreste subtropicali, boscaglie, pascoli e deserti.

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Come tutti gli avvoltoi del Nuovo Mondo, non è strettamente imparentato con gli avvoltoi del Vecchio Mondo di Europa, Africa e Asia. Le strette somiglianze fisiche tra i membri dei due gruppi sono semplice conseguenza dell'evoluzione convergente: la selezione naturale, infatti, conduce spesso a piani corporei simili in animali che si adattano indipendentemente alle stesse condizioni.

L'avvoltoio tacchino è un saprofago e si nutre quasi esclusivamente di carogne. Individua il cibo grazie alla vista acuta e all'olfatto, volando a quota relativamente bassa per captare i gas prodotti dagli inizi dei processi di decomposizione negli animali morti. In volo, utilizza le correnti ascensionali per spostarsi in aria, e batte le ali solo raramente. Trascorre la notte in grandi dormitori comunitari. Essendo privo di siringe - l'organo vocale degli uccelli -, i suoi vocalizzi sono costituiti unicamente da grugniti o flebili sibili. Nidifica in caverne, alberi cavi o nel fitto della boscaglia. Ogni anno alleva generalmente due pulcini, che vengono alimentati con cibo rigurgitato. Ha pochissimi predatori naturali. Negli Stati Uniti, la specie gode di protezione dal 1918.

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Aspetto

Si tratta di un uccello di grosse dimensioni, con un'apertura alare di 160–183 cm, una lunghezza di 62–81 cm e un peso di 0,8-2,3 kg. Generalmente gli uccelli che occupano le zone settentrionali dell'areale della specie hanno dimensioni maggiori di quelli della regione neotropicale. 124 uccelli provenienti dalla Florida pesavano in media 2 kg, mentre 65 e 130 uccelli provenienti dal Venezuela pesavano in media, rispettivamente, 1,22 e 1,45 kg. La specie presenta scarso dimorfismo sessuale; i sessi sono identici per quanto riguarda piumaggio e colorazione, ma le femmine hanno dimensioni leggermente maggiori. Le piume che ricoprono il corpo sono prevalentemente nero-brunastre, ma le penne remiganti delle ali, viste da sotto, appaiono grigio argentee, contrastando nettamente con il resto delle ali, di colore più scuro. La testa degli esemplari adulti è piccola relativamente al corpo ed è di colore rosso; su di essa le piume sono molto poche o del tutto assenti. Il becco, relativamente breve e uncinato, è color avorio. Le iridi degli occhi sono bruno-grigiastre; zampe e piedi sono color rosa carne, sebbene siano generalmente macchiate di bianco. L'occhio possiede una singola fila incompleta di ciglia sulla palpebra superiore e due file su quella inferiore.

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Le due dita anteriori del piede sono allungate e presentano piccole membrane alla base. Le impronte sono larghe, e misurano 9,5–14 cm di lunghezza e 8,2-10,2 cm di larghezza, ma questi dati includono anche le tracce lasciate dagli artigli. Le dita sono disposte secondo il classico modello anisodattilo. I piedi sono appiattiti, relativamente deboli, e poco adatti per afferrare; anche gli artigli non sono forgiati per afferrare, in quanto sono relativamente smussati. In volo, la coda appare lunga ed esile. L'urubù ha coda e ali relativamente più corte, caratteristiche che in volo lo fanno sembrare ben più piccolo dell'avvoltoio collorosso, nonostante la massa corporea delle due specie sia all'incirca la stessa. Le narici non sono divise da un setto, ma sono perforate; osservando l'animale da un lato, è possibile vedere attraverso il becco. L'animale effettua una muta tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Essa assume un andamento graduale, e si protrae fino all'inizio dell'autunno. Gli esemplari immaturi hanno la testa grigia e l'estremità del becco nera; con la crescita, la colorazione assume i toni propri degli adulti. La longevità degli esemplari in cattività non è nota, ma attualmente (2015) sono noti due esemplari di oltre 40 anni di età: il Gabbert Raptor Center del campus dell'Università del Minnesota è la dimora di un avvoltoio collorosso chiamato Nero nato nel 1974, mentre un altro esemplare di sesso femminile, chiamato Richard, vive presso il Lindsay Wildlife Museum a Walnut Creek, California. Richard nacque nel 1974 e arrivò al museo l'anno dopo. L'esemplare più vecchio mai catturato di cui era nota l'età aveva 16 anni.

Talvolta sono stati avvistati esemplari di avvoltoio collorosso leucistici (spesso chiamati erroneamente «albini»).

L'avvoltoio collorosso, come la maggior parte degli altri avvoltoi, non ha grandi capacità vocali. Essendo privo di siringe, può emettere solo soffi e grugniti. Solitamente soffia quando si sente minacciato, o mentre lotta con altri avvoltoi presso una carcassa. I grugniti vengono emessi generalmente da giovani affamati e da adulti nei rituali di corteggiamento.

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video

Distribuzione

Geografia

L'avvoltoio collorosso occupa un areale molto vasto, con una superficie totale stimata in 28 milioni di chilometri quadrati. È l'avvoltoio più numeroso delle Americhe. La sua popolazione totale viene stimata in 4.500.000 unità. È presente nelle aree aperte e semi-aperte di tutte le Americhe, dal Canada meridionale a Capo Horn. Gli esemplari presenti negli Stati Uniti meridionali hanno abitudini stanziali, ma quelli diffusi più a nord possono effettuare migrazioni verso sud, fino al Sudamerica. L'avvoltoio collorosso vive in aperta campagna, nelle foreste subtropicali, nelle zone coperte da boscaglia, nei deserti e nelle colline pedemontane. Si rinviene anche in aree adibite a pascolo, praterie e zone umide. È maggiormente comune nelle aree relativamente aperte in vicinanza di boschetti su cui nidificare, ed evita generalmente aree troppo forestate.

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Da questo uccello dall'aspetto simile a un corvo ha preso il nome la Quebrada de los Cuervos (la Gola dei Corvi) in Uruguay, dove la specie abita assieme all'avvoltoio testagialla minore e all'urubù.

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Avvoltoio collorosso mappa dell'habitat
Avvoltoio collorosso mappa dell'habitat
Avvoltoio collorosso
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Abitudini e stile di vita

L'avvoltoio collorosso è gregario e trascorre la notte in grandi dormitori comunitari, i cui occupanti si separano durante il giorno per andare indipententemente alla ricerca di cibo. Varie centinaia di avvoltoi possono occupare gli stessi dormitori comunitari in gruppi che talvolta comprendono anche esemplari di urubù. Tali dormitori sono costituiti da alberi secchi, privi di foglie, ma anche da strutture artificiali, quali torri idriche o antenne per le microonde. Sebbene nidifichi nelle caverne, non penetra mai al loro interno, fatta eccezione per la stagione riproduttiva. Durante la notte la temperatura corporea dell'avvoltoio collorosso si abbassa di circa 6 °C, fino a raggiungere i 34 °C, e l'animale entra in uno stato di leggera ipotermia.

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Questo avvoltoio viene spesso avvistato mentre sta appollaiato con le ali distese. Si ritiene che l'assumere questa posizione possa servire a varie funzioni: asciugare le ali, riscaldare il corpo, e ripulirsi dai batteri. È più facile scorgere esemplari in questa posizione dopo nottate umide o piovose. Questo stesso comportamento è tipico anche di altri avvoltoi del Nuovo Mondo, degli avvoltoi del Vecchio Mondo e delle cicogne. Come le cicogne, l'avvoltoio collorosso defeca spesso sulle proprie zampe, così da utilizzare l'evaporazione dell'acqua presente nelle feci e/o nell'urina per rinfrescarsi; tale processo è noto come uroidrosi. In questo modo raffredda i vasi sanguigni dei tarsi e dei piedi, privi di piume; in seguito a questo processo le zampe si tingono del bianco dell'acido urico. L'avvoltoio collorosso ha pochi nemici naturali. Esemplari adulti, immaturi e nidiacei possono talvolta cadere vittima di gufi della Virginia, poiane della Giamaica, aquile reali e aquile di mare testabianca, mentre uova e implumi possono essere predati da mammiferi quali procioni e opossum. Occasionalmente le volpi possono tendere imboscate a un esemplare adulto, ma è più probabile che le specie in grado di arrampicarsi si dedichino alla razzia dei nidi piuttosto che alla cattura degli adulti. La tecnica di difesa principale della specie consiste nel rigurgitare carne semi-digerita, una sostanza dall'odore nauseabondo che scoraggia la maggior parte delle creature dall'intento di depredare un nido di avvoltoio. Inoltre, se il predatore si avvicina a portata di tiro, l'animale è anche in grado di vomitargli sulla faccia o negli occhi. In alcuni casi, l'avvoltoio può sbarazzarsi del pesante carico di carne non digerita immagazzinata nel gozzo per poter spiccare il volo e fuggire così da un potenziale predatore. L'aspettativa di vita per gli esemplari selvatici può raggiungere i 16 anni, mentre gli esemplari in cattività possono vivere anche per più di 30 anni.

Al suolo l'avvoltoio collorosso è piuttosto goffo, e si sposta con una sgraziata andatura saltellante. Per prendere il volo deve fare un notevole sforzo, sbattendo le ali mentre preme sul terreno e saltella con i piedi. Mentre procede planando, l'avvoltoio collorosso tiene le ali a mo' di V appiattita e si inclina spesso da un lato all'altro; così facendo, la luce riflessa fa apparire argentate le remiganti di colore grigio. Il volo dell'avvoltoio collorosso è un esempio di volo planato statico, poiché l'animale batte le ali molto raramente, e sfrutta le correnti ascensionali per restare sospeso.

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Comportamento stagionale
Il richiamo dell'uccello

Dieta e nutrizione

L'avvoltoio collorosso si nutre principalmente di una vasta gamma di carogne, da quelle di piccoli mammiferi a quelle di grandi animali da pascolo, prediligendo quelle di animali morti di recente, ed evitando carcasse che hanno raggiunto il punto di putrefazione. Raramente può consumare anche sostanze vegetali, vegetazione costiera, zucche, noci di cocco e altri specie coltivate, insetti vivi e altri invertebrati. In Sudamerica, alcuni avvoltoi collorosso sono stati fotografati mentre mangiavano i frutti della palma da olio, una specie introdotta. Solo in casi rarissimi si nutrono di prede uccise da loro stessi. L'avvoltoio collorosso viene spesso avvistato lungo le strade mentre mangia le carcasse degli animali investiti dai veicoli, o nei pressi degli specchi d'acqua, mentre mangia pesci spiaggiati. Mangia anche pesci o insetti rimasti intrappolati nell'acqua bassa. Come altri avvoltoi, gioca un ruolo importante nell'ecosistema, dal momento che elimina carogne che potrebbero diventare un terreno di coltura per gli agenti patogeni.

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L'avvoltoio collorosso localizza il cibo grazie all'olfatto, un'abilità rara nel mondo degli uccelli, e spesso vola a bassa quota, in prossimità del suolo, per captare l'odore dell'etantiolo, un gas prodotto dagli inizi dei processi di decomposizione negli animali morti. Il lobo olfattivo del suo cervello, responsabile delle capacità olfattive, è particolarmente grande rispetto a quello di altri animali. Questa straordinaria abilità nel percepire gli odori gli consente di andare in cerca di carogne sotto la volta della foresta. Avvoltoi reali, urubù e condor, privi dell'abilità di localizzare le carogne con l'olfatto, seguono gli avvoltoi collorosso fino alle carcasse. L'avvoltoio collorosso arriva per primo nei pressi di una carogna, spesso in compagnia di avvoltoi testagialla maggiori o avvoltoi testagialla minori, che utilizzano anch'essi l'olfatto per individuare le carogne. Grazie alle maggiori dimensioni allontana facilmente gli avvoltoi testagialla, ma viene a sua volta scacciato dall'avvoltoio reale e da entrambe le specie di condor, che aprono il primo squarcio nella pelle della carcassa. Questo consente al più piccolo avvoltoio collorosso, dotato di un becco più debole, di avere accesso al cibo, poiché esso non è in grado di lacerare da solo la spessa pelle degli animali di maggiori dimensioni. Questo caso costituisce un esempio di mutua dipendenza tra specie diverse.

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Abitudini di accoppiamento

COMPORTAMENTO DI ACCOPPIAMENTO

La stagione riproduttiva dell'avvoltoio collorosso varia a seconda della latitudine. Negli Stati Uniti meridionali, essa ha inizio in marzo, con picchi tra aprile e maggio, e si protrae fino a giugno. A latitudini più settentrionali, la stagione inizia più tardi e si protrae fino ad agosto. Durante i rituali di corteggiamento più esemplari si raggruppano formando un cerchio, per poi effettuare movimenti saltellanti intorno al perimetro del cerchio con le ali tenute parzialmente distese. In aria, invece, un uccello segue da vicino un suo simile mentre batte le ali e si tuffa in picchiata.

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Le uova vengono generalmente deposte in un apposito sito di nidificazione situato in un luogo protetto, come una scarpata, una caverna, un crepaccio tra le rocce, un cunicolo, la cavità di un albero, o un boschetto. La nidificazione non comporta quasi mai la costruzione del nido, in quanto le uova vengono deposte su una superficie nuda. La femmina depone generalmente due uova, ma talvolta una soltanto o, più raramente, tre. Le uova sono color crema, con macchioline marroni o lavanda attorno al polo maggiore. Entrambi i genitori si occupano della cova, e le uova si schiudono dopo 30-40 giorni. I pulcini sono altriciali, vale a dire del tutto inetti alla nascita. I due genitori li nutrono rigurgitando loro il cibo, e se ne prendono cura per 10-11 settimane. Durante la nidificazione, se gli adulti si sentono minacciati, essi possono fuggire, rigurgitare cibo addosso all'intruso o fingersi morti. Se i pulcini si trovano in pericolo all'interno del nido, si difendono soffiando e rigurgitando. I giovani si involano a circa nove-dieci settimane. I gruppi familiari rimangono uniti fino all'autunno.

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Popolazione

Coloring Pages

Riferimenti

1. Avvoltoio collorosso articolo su Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Cathartes_aura
2. Avvoltoio collorosso sul sito della Lista Rossa IUCN - http://www.iucnredlist.org/details/22697627/0
3. Xeno-canto canto degli uccelli - https://xeno-canto.org/520288

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