Paradisea pettogiallo
L'uccello del paradiso dal petto giallo o paradisea pettogiallo (Loboparadisea sericea Rothschild, 1896) è un uccello passeriforme della famiglia Cnemophilidae, unica specie ascritta al genere Loboparadisea Rothschild, 1896.
Il nome scientifico del genere, Loboparadisea, deriva dal latino e significa "uccello del paradiso lobato", in virtù delle caruncole di questi uccelli e del fatto che a lungo sono stati considerati imparentati con gli uccelli del paradiso: anche il nome della specie, sericea, deriva dal latino e significa "simile alla seta", sempre in riferimento all'aspetto.
Misura 17 cm di lunghezza, per un peso di 50-77 g: a parità d'età, le femmine sono leggermente più robuste rispetto ai maschi.
L'aspetto può ricordare quello di un pettirosso, per la testa arrotondata, il becco corto e sottile, la forma paffuta e robusta.La testa è di colore bruno-nerastro, mentre dorso e ali sono bruno-olivacei, queste ultime con remiganti color nocciola, stesso colore della coda: gola, petto (da cui il nome comune di questi uccelli), fianchi, codione e ventre sono di colore giallo zolfo, con tendenza a chiarirsi su quest'ultima parte. Gli occhi sono bruni, mentre zampe e becco sono nerastri: alla base di quest'ultimo, nei maschi sono presenti due caruncole carnose azzurrine di forma quasi cilindrica, assenti nella femmina, la cui colorazione dorsale appare inoltre più scura rispetto al maschio.
La paradisea petto giallo è endemica della Nuova Guinea, dove, pur con areale piuttosto discontinuo, popola gran parte dell'asse montuoso centrale, dai Sudirman al sud della penisola di Huon.
Lhabitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree ben mature di foresta pluviale montana e foresta nebulosa, fra i 600 ed i 2000 m di quota.
Si tratta di uccelli molto schivi, dalle abitudini diurne e principalmente solitarie, che passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo nella media canopia.
La dieta di questi uccelli sembrerebbe essere principalmente frugivora, basandosi su drupe e bacche, ma venendo di tanto in tanto integrata con insetti ed altri artropodi.
Si pensa che questi uccelli si riproducano fra maggio e ottobre e che abbiano abitudini poligine, tuttavia mancano osservazioni in materia.