Paese

Bolivia

2098 specie

La Bolivia, ufficialmente Stato Plurinazionale della Bolivia, è uno Stato dell'America meridionale, situato nel centro del subcontinente.

Geografia

Compresa tra il tropico del Capricorno e il 10º parallelo S.

Idrografia

Con l'eccezione del bacino endoreico costituito dal Desaguadero che collega il lago Titicaca al lago Poopó, la gran parte del territorio è tributario del sistema idrografico del Rio delle Amazzoni e, in misura minore, del Rio de la Plata.Il bacino idrografico più importante è quello del fiume Mamoré, che copre, con l'Iténez che segna il confine con il Brasile, circa 600 000 km². Riunendosi al nord della Bolivia con il Beni, forma il principale ramo d'origine del Madeira, che costituisce uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni (10% della portata complessiva). Tutto il corso del Mamoré è navigabile, assieme a parte dell'Iténez, Beni, Madre de Dios e Ichilo. Nell'area meridionale il corso d'acqua più importante è il Pilcomayo il quale tributa, dopo un lungo corso, nel fiume Paraguay e quindi nel Rio de la Plata.

Clima

Data la morfologia del territorio e l'ampio spazio latitudinale occupato, la Bolivia possiede una delle maggiori diversità climatiche della Terra: ciò permette un ampissimo spettro di specie coltivabili, sia tipiche di climi continentali e temperati, come la patata o l'avena, sia di climi mediterranei, come la vite e l'olivo, sia di climi tropicali, come il cacao e il banano.

Nell'altipiano andino propriamente detto le precipitazioni non superano i 500 mm annui nella fascia umida del settore nord e la temperatura media annua è inferiore ai 10 °C. Il settore meridionale è più secco e tendente alla formazione desertica.

Le terre tropicali dell'oriente boliviano hanno due climi principali. A nord del parallelo 18° S, il clima è propriamente amazzonico, con breve stagione secca e temperatura variabili tra i 22 e 26 °C di media e precipitazioni tra i 1 000 e 3 000 mm/anno.Il settore a sud del parallelo 18° S ha un clima più mite e secco, con temperature medie tra i 20 e 22 °C e precipitazioni tra i 500 e 1 000 mm/anno. In questo settore si hanno le maggiori escursioni termiche del tropico boliviano, con massime superiori ai 35 °C e minime anche inferiori a 0 °C.Il settore più piovoso, e tra quelli con le maggiori precipitazioni del bacino amazzonico, è la fascia preandina, 180–700 m s.l.m., tra i dipartimenti di Santa Cruz, Cochabamba, Beni e La Paz. Le precipitazioni vanno da 2 500 a 5 000 mm/anno, ma in alcuni settori superano i 6 000 mm annui.

Ambiente

Il 22,5% del territorio è totalmente/parzialmente protetto.

La problematica ambientale in Bolivia

L'attività umana ha avuto e continua ad avere un grosso impatto sugli ecosistemi naturali della Bolivia. In epoca storica gli isolati boschi delle Ande, composti principalmente da una specie sempreverde del genere Polylepis (localmente nota come queñua) vennero quasi totalmente distrutti per usi civili (legna e costruzione).

Nelle aree tropicali gli ambienti naturali si erano conservati quasi intatti fino alla metà del XX secolo. Gli effetti sugli ecosistemi dell'alta densità della popolazione durante lo sviluppo della cultura idraulica de las Lomas sono solo ipotizzabili dato che le modifiche macroclimatiche del XIII secolo decimarono quelle popolazioni obbligandole al semi-nomadismo. Durante l'auge dello sfruttamento della gomma, nelle foreste del nord della Bolivia, negli attuali dipartimenti di Beni e Pando, tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, si ebbero localmente effetti negativi sulla fauna che però si ristabilì una volta cessato il boom economico dell'estrazione.

Biodiversità

La Bolivia è nota come un Paese con grande biodiversità. Pur restando ancora notevoli margini di ricerca, attualmente in Bolivia sono state classificate circa 25 000 specie di piante, 1 400 di uccelli, 550 di pesci, 325 di mammiferi, 260 di rettili e quasi 200 di anfibi.

Questa enorme diversità biologica è però in alcuni casi, come per altri Paesi del bacino amazzonico, fortemente minacciata. Gli ecosistemi naturali maggiormente minacciati sono quelli delle foreste tropicali, che hanno subito una notevole riduzione sia in termini di estensione come di valore biologico.

Si può stimare che annualmente vengono distrutti ben 700 000 ettari di foreste. Questo dato è stato in costante crescita negli ultimi venti anni e in forte aumento negli ultimi cinque anni. Le ragioni principali di questa minaccia sono concomitanti fenomeni: espansione della frontiera agricola, agroindustria, imprese del legname, caccia e di sussistenza.

Effetti del cambiamento climatico

La Bolivia è particolarmente vulnerabile alle conseguenze negative del cambiamento climatico. Il 20% dei ghiacciai tropicali del mondo si trova all'interno di questo paese, ed essi sono più sensibili ai cambiamenti di temperatura a causa del clima tropicale in cui si trovano. Le temperature nelle Ande sono aumentate di 0,1 °C per decennio dal 1939 al 1998, e più recentemente il tasso di aumento è triplicato (a 0,33 °C per decennio dal 1980 al 2005), provocando il ritiro dei ghiacciai a un ritmo accelerato, e dando luogo a carenze idriche impreviste nelle città agricole andine. Gli agricoltori cercano lavori temporanei in città quando c'è scarso rendimento per i loro raccolti, mentre altri hanno iniziato ad abbandonare il settore agricolo e stanno migrando verso le città vicine per altre forme di lavoro; alcuni considerano questi migranti come una prima generazione di profughi climatici. Le città vicine a terreni agricoli, come El Alto, affrontano oggi la sfida di accogliere nuovi migranti; poiché non esistono fonti d'acqua alternative, la distribuzione di acqua in città subisce restrizioni.

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La Bolivia, ufficialmente Stato Plurinazionale della Bolivia, è uno Stato dell'America meridionale, situato nel centro del subcontinente.

Geografia

Compresa tra il tropico del Capricorno e il 10º parallelo S.

Idrografia

Con l'eccezione del bacino endoreico costituito dal Desaguadero che collega il lago Titicaca al lago Poopó, la gran parte del territorio è tributario del sistema idrografico del Rio delle Amazzoni e, in misura minore, del Rio de la Plata.Il bacino idrografico più importante è quello del fiume Mamoré, che copre, con l'Iténez che segna il confine con il Brasile, circa 600 000 km². Riunendosi al nord della Bolivia con il Beni, forma il principale ramo d'origine del Madeira, che costituisce uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni (10% della portata complessiva). Tutto il corso del Mamoré è navigabile, assieme a parte dell'Iténez, Beni, Madre de Dios e Ichilo. Nell'area meridionale il corso d'acqua più importante è il Pilcomayo il quale tributa, dopo un lungo corso, nel fiume Paraguay e quindi nel Rio de la Plata.

Clima

Data la morfologia del territorio e l'ampio spazio latitudinale occupato, la Bolivia possiede una delle maggiori diversità climatiche della Terra: ciò permette un ampissimo spettro di specie coltivabili, sia tipiche di climi continentali e temperati, come la patata o l'avena, sia di climi mediterranei, come la vite e l'olivo, sia di climi tropicali, come il cacao e il banano.

Nell'altipiano andino propriamente detto le precipitazioni non superano i 500 mm annui nella fascia umida del settore nord e la temperatura media annua è inferiore ai 10 °C. Il settore meridionale è più secco e tendente alla formazione desertica.

Le terre tropicali dell'oriente boliviano hanno due climi principali. A nord del parallelo 18° S, il clima è propriamente amazzonico, con breve stagione secca e temperatura variabili tra i 22 e 26 °C di media e precipitazioni tra i 1 000 e 3 000 mm/anno.Il settore a sud del parallelo 18° S ha un clima più mite e secco, con temperature medie tra i 20 e 22 °C e precipitazioni tra i 500 e 1 000 mm/anno. In questo settore si hanno le maggiori escursioni termiche del tropico boliviano, con massime superiori ai 35 °C e minime anche inferiori a 0 °C.Il settore più piovoso, e tra quelli con le maggiori precipitazioni del bacino amazzonico, è la fascia preandina, 180–700 m s.l.m., tra i dipartimenti di Santa Cruz, Cochabamba, Beni e La Paz. Le precipitazioni vanno da 2 500 a 5 000 mm/anno, ma in alcuni settori superano i 6 000 mm annui.

Ambiente

Il 22,5% del territorio è totalmente/parzialmente protetto.

La problematica ambientale in Bolivia

L'attività umana ha avuto e continua ad avere un grosso impatto sugli ecosistemi naturali della Bolivia. In epoca storica gli isolati boschi delle Ande, composti principalmente da una specie sempreverde del genere Polylepis (localmente nota come queñua) vennero quasi totalmente distrutti per usi civili (legna e costruzione).

Nelle aree tropicali gli ambienti naturali si erano conservati quasi intatti fino alla metà del XX secolo. Gli effetti sugli ecosistemi dell'alta densità della popolazione durante lo sviluppo della cultura idraulica de las Lomas sono solo ipotizzabili dato che le modifiche macroclimatiche del XIII secolo decimarono quelle popolazioni obbligandole al semi-nomadismo. Durante l'auge dello sfruttamento della gomma, nelle foreste del nord della Bolivia, negli attuali dipartimenti di Beni e Pando, tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, si ebbero localmente effetti negativi sulla fauna che però si ristabilì una volta cessato il boom economico dell'estrazione.

Biodiversità

La Bolivia è nota come un Paese con grande biodiversità. Pur restando ancora notevoli margini di ricerca, attualmente in Bolivia sono state classificate circa 25 000 specie di piante, 1 400 di uccelli, 550 di pesci, 325 di mammiferi, 260 di rettili e quasi 200 di anfibi.

Questa enorme diversità biologica è però in alcuni casi, come per altri Paesi del bacino amazzonico, fortemente minacciata. Gli ecosistemi naturali maggiormente minacciati sono quelli delle foreste tropicali, che hanno subito una notevole riduzione sia in termini di estensione come di valore biologico.

Si può stimare che annualmente vengono distrutti ben 700 000 ettari di foreste. Questo dato è stato in costante crescita negli ultimi venti anni e in forte aumento negli ultimi cinque anni. Le ragioni principali di questa minaccia sono concomitanti fenomeni: espansione della frontiera agricola, agroindustria, imprese del legname, caccia e di sussistenza.

Effetti del cambiamento climatico

La Bolivia è particolarmente vulnerabile alle conseguenze negative del cambiamento climatico. Il 20% dei ghiacciai tropicali del mondo si trova all'interno di questo paese, ed essi sono più sensibili ai cambiamenti di temperatura a causa del clima tropicale in cui si trovano. Le temperature nelle Ande sono aumentate di 0,1 °C per decennio dal 1939 al 1998, e più recentemente il tasso di aumento è triplicato (a 0,33 °C per decennio dal 1980 al 2005), provocando il ritiro dei ghiacciai a un ritmo accelerato, e dando luogo a carenze idriche impreviste nelle città agricole andine. Gli agricoltori cercano lavori temporanei in città quando c'è scarso rendimento per i loro raccolti, mentre altri hanno iniziato ad abbandonare il settore agricolo e stanno migrando verso le città vicine per altre forme di lavoro; alcuni considerano questi migranti come una prima generazione di profughi climatici. Le città vicine a terreni agricoli, come El Alto, affrontano oggi la sfida di accogliere nuovi migranti; poiché non esistono fonti d'acqua alternative, la distribuzione di acqua in città subisce restrizioni.

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