Genere

Diomedea

7 specie

Il genere Diomedea Linnaeus, 1758, della famiglia dei Diomedeidi, comprende i cosiddetti grandi albatri. In passato includeva tutte le specie di questi grandi uccelli marini, tranne gli albatri fuligginosi, ma in seguito ad una revisione del 1996 i cosiddetti mollymawk , albatri di dimensioni più ridotte, e gli albatri del Pacifico Settentrionale sono stati elevati al rango di generi a sé stanti (Nunn et al., 1996). I grandi albatri si suddividono a loro volta in due gruppi di specie, quelli urlatori e di Amsterdam e quelli reali. La suddivisione di questi uccelli in sei o sette specie è stata accettata dalla maggior parte degli autori, sebbene non da tutti (Penhallurick & Wick, 2004, ma anche Rheindt & Austin, 2005).

Gli albatri urlatori e quelli reali del sud sono i più grandi di tutti gli albatri, oltre ad essere tra gli uccelli volatori di maggiori dimensioni. La loro apertura alare è superiore a quella di tutti gli altri volatili: fino a 3,5 m da un'estremità all'altra, sebbene in genere si aggiri solo sui 3 m. I grandi maschi adulti possono superare gli 11 chili di peso, quanto un grosso cigno.

Il piumaggio dei grandi albatri si fa sempre più bianco con l'avanzare dell'età. I due albatri reali e i vecchi maschi di albatro urlatore sono completamente bianchi, sebbene le femmine e i giovani di entrambe le specie posseggano zone di colore scuro al margine delle penne. Le specie o sottospecie più piccole e i giovani hanno un colore dai toni più scuri. L'albatro di Amsterdam, scoperto solo recentemente, mantiene il piumaggio marrone scuro dei giovani anche in età adulta.

I grandi albatri sono diffusi in tutto l'Oceano Meridionale e nidificano (per la maggior parte) sulle remote isole di questo oceano. Gli albatri urlatori si riproducono su quasi tutte le isole dei mari meridionali, dall'Oceano Atlantico (South Georgia e Tristan da Cunha) alle isole sub-antartiche dell'Oceano Indiano e della Nuova Zelanda. Gli albatri reali nidificano solamente sulle isole sub-antartiche della Nuova Zelanda e in un unico sito sulla Penisola di Otago.

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Il genere Diomedea Linnaeus, 1758, della famiglia dei Diomedeidi, comprende i cosiddetti grandi albatri. In passato includeva tutte le specie di questi grandi uccelli marini, tranne gli albatri fuligginosi, ma in seguito ad una revisione del 1996 i cosiddetti mollymawk , albatri di dimensioni più ridotte, e gli albatri del Pacifico Settentrionale sono stati elevati al rango di generi a sé stanti (Nunn et al., 1996). I grandi albatri si suddividono a loro volta in due gruppi di specie, quelli urlatori e di Amsterdam e quelli reali. La suddivisione di questi uccelli in sei o sette specie è stata accettata dalla maggior parte degli autori, sebbene non da tutti (Penhallurick & Wick, 2004, ma anche Rheindt & Austin, 2005).

Gli albatri urlatori e quelli reali del sud sono i più grandi di tutti gli albatri, oltre ad essere tra gli uccelli volatori di maggiori dimensioni. La loro apertura alare è superiore a quella di tutti gli altri volatili: fino a 3,5 m da un'estremità all'altra, sebbene in genere si aggiri solo sui 3 m. I grandi maschi adulti possono superare gli 11 chili di peso, quanto un grosso cigno.

Il piumaggio dei grandi albatri si fa sempre più bianco con l'avanzare dell'età. I due albatri reali e i vecchi maschi di albatro urlatore sono completamente bianchi, sebbene le femmine e i giovani di entrambe le specie posseggano zone di colore scuro al margine delle penne. Le specie o sottospecie più piccole e i giovani hanno un colore dai toni più scuri. L'albatro di Amsterdam, scoperto solo recentemente, mantiene il piumaggio marrone scuro dei giovani anche in età adulta.

I grandi albatri sono diffusi in tutto l'Oceano Meridionale e nidificano (per la maggior parte) sulle remote isole di questo oceano. Gli albatri urlatori si riproducono su quasi tutte le isole dei mari meridionali, dall'Oceano Atlantico (South Georgia e Tristan da Cunha) alle isole sub-antartiche dell'Oceano Indiano e della Nuova Zelanda. Gli albatri reali nidificano solamente sulle isole sub-antartiche della Nuova Zelanda e in un unico sito sulla Penisola di Otago.

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