Il geco gargoyle della Nuova Caledonia (Rhacodactylus auriculatus) è un geco della famiglia Diplodactylidae, endemico della Nuova Caledonia.
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Non-migratorioG
inizia conIl geco gargoyle è forse la seconda specie di geco più famosa dopo il geco crestato C. ciliatus; è il più piccolo di 6 specie riconosciute di questo genere (Sameit 1986, Bauer & Sadlier 2000).
Il nome auriculatus significa dotato di orecchie ed è dovuto ai punti sopra la sua testa che ricordano delle orecchie. Il nome più comunemente utilizzato per questa specie è "geco gargoyle" a causa dei grumi e delle protuberanze che questi gechi hanno sopra la testa e che li rendono simili alle gargolle delle chiese.
Il geco gargoyle può presentarsi in tre diverse forme: a macchie, reticolato o striato. Nella media adulta è lungo dai 19 ai 21 cm, pesa intorno ai 40-60 grammi e può raggiungere fino ai 15-20 anni di vita. Diventa inoltre sessualmente attivo a partire dai 15-18 mesi dalla nascita, e quando raggiunge un peso di 35 grammi.
Il geco gargoyle si distribuisce a sud del blocco ultramafico della Nuova Caledonia e verso nord lungo i substrati ultramafici delle coste occidentali e centro orientali. È presente a Grand Terre a partire dal livello del mare fino a quasi 1000 metri di altitudine; risulta però assente nell’isola dei Pini e nei suoi isolotti satellitari (Bauer & Sadlier 1994a, 2000). Recentemente è stata registrata la sua presenza in numerose zone isolate a nord dell’isola (Whitaker et al. 2004).
L’entità dell’occorrenza è stimata approssimativamente intorno ai 10.000 km2 e l’area di occupazione intorno ai 2.000 km2.
In natura i gechi gargoyle possono perdere la loro coda e avere al suo posto una piccola protuberanza appuntita. L’assenza di coda è una condizione normale per i gechi gargoyle adulti, che spesso si mutilano la coda a vicenda. Dall’altro lato però sono soliti rigenerare prontamente la coda, la quale, eccetto una differenza in lunghezza, finisce per essere uguale a quella originale.
In cattività, gli hobbisti preferiscono che questi gechi abbiano la coda ma ciò richiede tenere gli animali separati e accuditi per prevenirne la perdita. Normalmente, gli esemplari vengono venduti senza coda, senza alcuno sconto.
La specie è endemica della Nuova Caledonia. È ampiamente diffusa a sud di Grande Terre e presente nei massicci nel nordovest. Sembra inoltre essere diffusa nella limitata area delle rocce ultramafiche.
Il geco gargoyle si presenta sia nelle foreste umide sia nella macchia mediterranea e vive al di fuori di ambienti agricoli e urbani.
Gli habitat favoriti di questa specie sono innanzitutto le vegetazioni arbustive della macchia mediterranea e secondariamente i confini della foresta e le zone ecotonali tra la foresta e la macchia mediterranea; usa inoltre mangrovie e vegetazione sulla spiaggia (Bauer & Vindum 1990, Bauer & Sadlier 2000).
All’interno di queste zone il geco gargoyle può essere incontrato più frequentemente sopra arbusti, alberelli e alberi dal piccolo diametro. Si allontana poco da questi ed è abitualmente attivo al suolo, stagionalmente, in associazione con il foraggiamento e l’accoppiamento (Bauer & Sadlier 2000).
Questa specie è essenzialmente notturna ma alcune volte è attiva durante il giorno; è principalmente arborea. Solitamente si posiziona all’aperto sui rami durante il giorno oppure si rifugia sotto dense vegetazioni a terra o nelle cavità degli alberi. Durante la notte va alla ricerca di cibo o provviste sugli steli degli arbusti e su piccoli alberi oppure meno frequentemente a terra.
Nei mesi invernali, il geco gargoyle è maggiormente attivo da una a quattro ore dopo il tramonto.
Per raggiungere una più completa immagine dell’autoecologia del geco gargoyle è stato intrapreso uno studio sul campo per quantificare gli aspetti dell’uso e dell’attività del microhabitat e per valutare la dieta durante il periodo freddo dell’inverno australe.
I gechi gargoyle consumano regolarmente un’ampia tassonomia e varietà ecologica di artropodi, includendo come prede vertebrati, molluschi, materiale vegetale e la linfa. Le informazioni a disposizione suggeriscono che il geco gargoyle abbia la dieta più particolare tra tutte le diete dei gechi (Bauer & Russell 1990, Bauer & Sadlier 1994b, Snyder et al. 2008).