Genere

Triaenodon obesus

1 specie

Lo squalo pinna bianca del reef (Triaenodon obesus (Rüppel, 1837)) è una specie di squalo della famiglia dei Carcarinidi, unico membro del suo genere. Di piccole dimensioni (non supera generalmente i 160 cm di lunghezza), è facilmente riconoscibile per il corpo snello e la testa breve ma larga, nonché per i lembi di pelle di forma tubulare vicino alle narici, gli occhi ovali con pupille verticali e i margini bianchi delle pinne dorsale e caudale. Lo squalo pinna bianca del reef, una tra le specie di squalo più comuni delle barriere coralline dell'Indo-Pacifico, occupa un areale compreso tra il Sudafrica ad ovest e l'America centrale ad est. Vive di solito sul fondale o nelle sue vicinanze in acque costiere, a profondità di 8-40 m.

Durante il giorno, questi squali trascorrono gran parte del tempo riposando all'interno di cavità. Diversamente dagli altri Carcarinidi, che fanno affidamento su una ventilazione passiva e devono nuotare in continuazione per respirare, sono in grado di pompare acqua nelle branchie e possono rimanere immobili sul fondale. Di notte, i pinna bianca del reef escono allo scoperto muovendosi in gruppo a caccia di pesci ossei, crostacei e polpi, grazie ai corpi allungati che consentono loro di aprirsi la strada tra gli anfratti e le cavità per estrarre le prede nascoste. Certi individui possono trascorrere mesi o anni nella stessa area di barriera corallina, ritornando di frequente negli stessi rifugi. La specie è vivipara, e gli embrioni in sviluppo vengono alimentati grazie ad una connessione placentare con la madre. È una delle poche specie di squalo nella quale è stato possibile osservare l'accoppiamento in natura: le femmine ricettive vengono seguite dai potenziali partner, che cercano di afferrare la loro pinna pettorale e di assumere una posizione adatta alla copulazione. Le femmine partoriscono da uno a sei piccoli ogni anno, dopo un periodo di gestazione di 10-13 mesi.

Solo raramente gli squali pinna bianca del reef divengono aggressivi nei confronti dell'uomo, anche se, incuriositi, possono spingersi ad esaminare da vicino i nuotatori. Tuttavia, gli appassionati di pesca subacquea corrono il rischio di essere morsi da individui che cercano di rubare loro la preda catturata. Questa specie viene catturata per scopi alimentari, anche se sono stati documentati avvelenamenti da ciguatera in seguito al consumo delle sue carni. La IUCN elenca lo squalo pinna bianca del reef come «specie vulnerabile» (Vulnerable), in quanto il numero di esemplari è diminuito in seguito all'aumento di attività di pesca non regolamentata in vari punti del suo areale. Il lento tasso riproduttivo della specie e le sue limitate preferenze di habitat rendono le popolazioni vulnerabili alla sovrapesca.

Lo squalo pinna bianca del reef è ampiamente distribuito in tutta la regione indo-pacifica. In passato si riteneva che fosse stato presente, in epoche remote, anche nell'oceano Atlantico, in base al ritrovamento, nella Carolina del Nord, di un dente fossile risalente al Miocene. Tuttavia, ricerche più recenti hanno indicato che il dente era appartenuto in realtà ad un lamniforme e che la specie non abbia mai colonizzato l'Atlantico. Nell'oceano Indiano, lo squalo pinna bianca del reef è diffuso dal KwaZulu-Natal settentrionale, in Sudafrica, al mar Rosso e al subcontinente indiano, comprese le acque di Madagascar, Mauritius, Comore, Aldabra, Seychelles, Sri Lanka e isole Chagos. Nel Pacifico centrale e occidentale, si trova dalle acque di Cina meridionale, Taiwan e isole Ryukyu a quelle di Filippine, Sud-est asiatico e Indonesia, fino all'Australia settentrionale, ed è presente anche attorno a numerose isole di Melanesia, Micronesia e Polinesia, spingendosi fino alle Hawaii a nord e alle isole Pitcairn a sud-est. Nel Pacifico orientale, la specie è presente dalla Costa Rica a Panama e al largo delle isole Galápagos.

Associati quasi esclusivamente ad habitat di barriera corallina, gli squali pinna bianca del reef s'incontrano più spesso attorno alle sommità dei coralli e alle sporgenze con alti rilievi verticali, ma talvolta si possono trovare anche su fondali sabbiosi, nelle lagune e nei punti in cui la piattaforma continentale lascia spazio ad acque più profonde. Preferiscono acque molto limpide e raramente nuotano lontano dal fondo. Questa specie è più comune ad una profondità di 8-40 m. A volte può entrare in acque profonde meno di 1 m ed abbiamo l'eccezionale testimonianza di uno squalo pinna bianca del reef catturato ad una profondità di 330 m nelle isole Ryukyu.

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Lo squalo pinna bianca del reef (Triaenodon obesus (Rüppel, 1837)) è una specie di squalo della famiglia dei Carcarinidi, unico membro del suo genere. Di piccole dimensioni (non supera generalmente i 160 cm di lunghezza), è facilmente riconoscibile per il corpo snello e la testa breve ma larga, nonché per i lembi di pelle di forma tubulare vicino alle narici, gli occhi ovali con pupille verticali e i margini bianchi delle pinne dorsale e caudale. Lo squalo pinna bianca del reef, una tra le specie di squalo più comuni delle barriere coralline dell'Indo-Pacifico, occupa un areale compreso tra il Sudafrica ad ovest e l'America centrale ad est. Vive di solito sul fondale o nelle sue vicinanze in acque costiere, a profondità di 8-40 m.

Durante il giorno, questi squali trascorrono gran parte del tempo riposando all'interno di cavità. Diversamente dagli altri Carcarinidi, che fanno affidamento su una ventilazione passiva e devono nuotare in continuazione per respirare, sono in grado di pompare acqua nelle branchie e possono rimanere immobili sul fondale. Di notte, i pinna bianca del reef escono allo scoperto muovendosi in gruppo a caccia di pesci ossei, crostacei e polpi, grazie ai corpi allungati che consentono loro di aprirsi la strada tra gli anfratti e le cavità per estrarre le prede nascoste. Certi individui possono trascorrere mesi o anni nella stessa area di barriera corallina, ritornando di frequente negli stessi rifugi. La specie è vivipara, e gli embrioni in sviluppo vengono alimentati grazie ad una connessione placentare con la madre. È una delle poche specie di squalo nella quale è stato possibile osservare l'accoppiamento in natura: le femmine ricettive vengono seguite dai potenziali partner, che cercano di afferrare la loro pinna pettorale e di assumere una posizione adatta alla copulazione. Le femmine partoriscono da uno a sei piccoli ogni anno, dopo un periodo di gestazione di 10-13 mesi.

Solo raramente gli squali pinna bianca del reef divengono aggressivi nei confronti dell'uomo, anche se, incuriositi, possono spingersi ad esaminare da vicino i nuotatori. Tuttavia, gli appassionati di pesca subacquea corrono il rischio di essere morsi da individui che cercano di rubare loro la preda catturata. Questa specie viene catturata per scopi alimentari, anche se sono stati documentati avvelenamenti da ciguatera in seguito al consumo delle sue carni. La IUCN elenca lo squalo pinna bianca del reef come «specie vulnerabile» (Vulnerable), in quanto il numero di esemplari è diminuito in seguito all'aumento di attività di pesca non regolamentata in vari punti del suo areale. Il lento tasso riproduttivo della specie e le sue limitate preferenze di habitat rendono le popolazioni vulnerabili alla sovrapesca.

Lo squalo pinna bianca del reef è ampiamente distribuito in tutta la regione indo-pacifica. In passato si riteneva che fosse stato presente, in epoche remote, anche nell'oceano Atlantico, in base al ritrovamento, nella Carolina del Nord, di un dente fossile risalente al Miocene. Tuttavia, ricerche più recenti hanno indicato che il dente era appartenuto in realtà ad un lamniforme e che la specie non abbia mai colonizzato l'Atlantico. Nell'oceano Indiano, lo squalo pinna bianca del reef è diffuso dal KwaZulu-Natal settentrionale, in Sudafrica, al mar Rosso e al subcontinente indiano, comprese le acque di Madagascar, Mauritius, Comore, Aldabra, Seychelles, Sri Lanka e isole Chagos. Nel Pacifico centrale e occidentale, si trova dalle acque di Cina meridionale, Taiwan e isole Ryukyu a quelle di Filippine, Sud-est asiatico e Indonesia, fino all'Australia settentrionale, ed è presente anche attorno a numerose isole di Melanesia, Micronesia e Polinesia, spingendosi fino alle Hawaii a nord e alle isole Pitcairn a sud-est. Nel Pacifico orientale, la specie è presente dalla Costa Rica a Panama e al largo delle isole Galápagos.

Associati quasi esclusivamente ad habitat di barriera corallina, gli squali pinna bianca del reef s'incontrano più spesso attorno alle sommità dei coralli e alle sporgenze con alti rilievi verticali, ma talvolta si possono trovare anche su fondali sabbiosi, nelle lagune e nei punti in cui la piattaforma continentale lascia spazio ad acque più profonde. Preferiscono acque molto limpide e raramente nuotano lontano dal fondo. Questa specie è più comune ad una profondità di 8-40 m. A volte può entrare in acque profonde meno di 1 m ed abbiamo l'eccezionale testimonianza di uno squalo pinna bianca del reef catturato ad una profondità di 330 m nelle isole Ryukyu.

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