Il grillaio (Falco naumanni J.G.Fleischer, 1818) è un uccello rapace della famiglia dei Falconidi.
L'epiteto specifico naumanni è un omaggio al naturalista tedesco Johann Andreas Naumann.
È una specie protetta inclusa nella Direttiva Uccelli dell'Unione europea.
In zoologia si definisce insettivoro un animale, a qualunque raggruppamento sistematico appartenga, specializzato nel nutrirsi in massima parte di ...
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CongregatorioL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
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inizia conIl grillaio è un piccolo falco, lungo 27–33 cm, con una apertura alare di circa 70 cm. È molto simile al gheppio, ma leggermente più piccolo.
Come il gheppio, il maschio adulto ha la parte superiore del corpo marrone chiaro, le parti superiori più esterne delle ali scure, un cappuccio grigio, la coda grigia dal bordo nero e le parti inferiori chiare. Si distingue dal gheppio, però, dalla presenza di una banda grigia sopra le ali tra la parte interna marrone e la parte esterna scura, dalla parte superiore del corpo marrone uniforme senza barre scure, dall'assenza di strie scure sotto e dietro l'occhio e dalle unghie chiare (nere nel gheppio).
La femmina e i giovani sono estremamente simili al gheppio: parti superiori marrone chiaro macchiate di scuro, estremità superiori delle ali scure, parti inferiori chiare macchiate di nero. L'unico carattere che permette di distinguere con certezza le specie ad un occhio non esperto è il colore delle unghie.
Peso: 90 - 200 gr
Il grillaio è una specie a corologia eurocentroasiatico-mediterranea. Nidifica nei paesi del Mediterraneo e dell'Asia centrale, e sverna in Africa subsahariana. I suoi habitat sono steppe, praterie e coltivazioni non intensive.
In Italia, il grillaio risulta un migratore regolare, nidificante e parzialmente svernante. È nidificante dal livello del mare fino a 400-500 m s.l.m. in Basilicata e in Puglia, e fino a 1.000-1.100 m s.l.m. in Sicilia e in Sardegna. Il grillaio nidifica esclusivamente in Basilicata, Puglia Sicilia, Lampedusa, Lazio a Tarquinia in zona Valle del Mignone, Sardegna, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria.
Specie migratrice e coloniale. Arriva nelle aree di nidificazione tra febbraio e aprile e riparte in settembre.
Questo piccolo rapace è molto più confidente del gheppio, infatti non è raro sostare sotto di lui mentre si liscia le penne o spolpa una qualche preda su un palo, senza batter ciglio per la nostra presenza. A differenza del gheppio è solito vivere in comunità, quindi facilmente si possono individuare più soggetti insieme.
Data la scarsa potenza del becco e degli artigli, si nutre principalmente di invertebrati come cavallette, coleotteri, grillitalpa, insetti vari che coprono circa l'80% della sua alimentazione. Riesce comunque a predare con successo rettili come le lucertole e, occasionalmente, piccoli roditori terricoli. Cattura le sue vittime in prevalenza a terra, usando sia la tecnica di caccia all'agguato che il volo perlustrativo.
Dopo il ritorno dai luoghi caldi di svernamento, il grillaio incomincia la sua attività riproduttiva, quasi sempre in colonie più o meno numerose. Nidifica spesso nelle vicinanze di insediamenti umani, in anfratti e buchi di rocce, nelle cavità di grossi tronchi o sotto le tegole dei tetti. A fine aprile vengono deposte dalle 3 alle 5 uova che si schiudono dopo una cova di circa 28 giorni, effettuata prevalentemente dalla femmina. Nei primi giorni dalla nascita, la femmina rimane con i piccoli e il maschio procura il cibo. Successivamente, anche la femmina gli verrà in aiuto. L'involo dei giovani avviene a circa 4 settimane dalla nascita, che in Italia coincide con giugno-luglio. Già in agosto-settembre, giovani e adulti, in forma aggregata, intraprendono la migrazione autunnale. La prima nidificazione può verificarsi dopo il primo inverno.
Questo piccolo falco è stato riconosciuto dall'Unione europea come "specie prioritaria ai fini di conservazione", ai sensi della direttiva 79/409. Nella Lista rossa IUCN internazionale e italiana era in precedenza classificato come "vulnerabile", ma a seguito di un aumento della sua popolazione globale è stato riclassificato come "a rischio minimo".
Le popolazioni apulo-lucane sono considerate fondamentali per la conservazione di questo rapace a livello europeo; negli ultimi due lustri questa popolazione è in espansione malgrado la riduzione di habitat. Sono stati realizzati due progetti LIFE Natura per la tutela del Grillaio, uno denominato LIFE "Rapaci Lucani" e un secondo progetto denominato "Rapaci del Gargano" che ha lo scopo di ricreare nuove colonie di questo raro falchetto in provincia di Foggia. Un terzo progetto LIFE Natura dal titolo "Un falco per amico" dedicato esclusivamente al Grillaio si è concluso nel 2018 (vedi sotto).