Kotiya
Il leopardo dello Sri Lanka (Panthera pardus kotiya, Deraniyagala, 1956), noto colloquialmente come kotiya, è una sottospecie di leopardo originaria dello Sri Lanka. Comunque, «kotiya» è il termine singalese usato attualmente per indicare la tigre, mentre leopardo si dice «divya». Vedi sotto per ulteriori informazioni.
Il leopardo dello Sri Lanka è una delle nove sottospecie conosciute di leopardo. Il suo mantello è fulvo o giallo ruggine, ricoperto da macchie e rosette scure più piccole rispetto a quelle del leopardo indiano. Sette femmine che sono state pesate pesavano in media 29 kg; i maschi ne pesano in media 56, ma il leopardo più grande era di 77 kg. La lunghezza nei maschi sembra girare attorno al metro e trenta, ma il maschio più grande misurava circa 1,4 m; le femmine circa un metro. Tendenzialmente è una sottospecie di medio-grandi dimensioni ma comunque più piccola del leopardo persiano (Panthera pardus saxicolor) anche se nei leopardi le dimensioni sono sempre molto varie a seconda degli individui. Grazie alle dimensioni ed all'assenza della tigre e del leone, il leopardo dello Sri Lanka è il "superpredatore" nel proprio ecosistema, questo ruolo rende le sue abitudini molto diverse da quelle di quasi tutte le altre sottospecie che devono invece condividere il proprio habitat con predatori più forti.
Questo leopardo vive solamente nello Sri Lanka ed è il più grande predatore del Paese. In passato sapevamo molto poco su di esso, ma studi ancora in corso condotti dal Progetto Leopardo, sviluppato dal Wilderness and Wildlife Conservation Trust,) indicano che sia ancora diffuso in tutta l'isola, sia dentro che fuori dalle aree protette. Questo leopardo è stato osservato in una vasta gamma di habitat, comprese le foreste monsoniche sempreverdi, la giungla arbustiva secca, le foreste montane sia di bassa che di alta quota, le foreste pluviali e le foreste intermedie con zone umide.
Uno studio recente effettuato nel parco nazionale di Yala (Il Progetto Leopardo) indica che i leopardi dello Sri Lanka non sono più socievoli e meno notturni delle altre popolazioni. Sono cacciatori solitari, ad eccezione delle femmine con i piccoli. Entrambi i sessi vivono in territori sovrapposti, con i territori dei maschi che si sovrappongono a quelli più piccoli di alcune femmine, oltre a sovrapporsi anche su quelli dei maschi vicini.
La stagione degli amori dura tutto l'anno e nella stagione secca non è stato riscontrato alcun picco degli accoppiamenti. Una cucciolata comprende solitamente due piccoli. Diversamente da altri leopardi, i leopardi dello Sri Lanka sembra che trasportino raramente le prede sugli alberi. Questo fatto avviene, comunque, anche in altre popolazioni dove il leopardo è l'unico grande predatore, rendendo inutile, quindi, trasportare le prede in luoghi irraggiungibili ad altri predatori.
Come la maggior parte dei felini, il leopardo dello Sri Lanka è pragmatico nella scelta della dieta, che comprende piccoli mammiferi, uccelli e rettili, così come animali più grandi. L'axis o cervo pomellato costituisce la maggior parte della sua dieta nelle zone secche. Quest'animale preda anche sambar, cervi latranti, maiali selvatici e scimmie. Il felino è stato visto attaccare anche bufali quasi completamente adulti e in casi eccezzionali anche gli adulti nelle giuste circostanze.
Questo leopardo caccia come gli altri leopardi, avvicinandosi silenziosamente alla preda fino a trovarsi alla giusta distanza per compiere uno scatto di velocità e saltare addosso alla sua vittima. La preda viene solitamente uccisa con un singolo morso alla gola.
La sopravvivenza del leopardo dello Sri Lanka è stata messa a dura prova a causa del bracconaggio, della distruzione dell'habitat e della persecuzione subita. Ma nonostante queste minacce, quest'animale è altamente adattabile ed è in grado di vivere nelle strette vicinanze degli insediamenti umani. Anni di guerriglia civile nello Sri Lanka hanno impedito progetti di conservazione, soprattutto nel parco nazionale di Wilpattu e nelle regioni orientali, contese dalle forze governative e dall'LTTE.