Il gufo di palude (Asio flammeus (Pontoppidan, 1763)) è un uccello della famiglia Strigidae.
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DiurnoNel comportamento animale la diurnalità indica un animale attivo durante il giorno e che si riposa durante la notte. Gli animali che non sono diur...
No
NotturnoCr
CrepuscolareCa
CarnivoroIn zoologia si definisce carnivoro un animale con una dieta consistente in massima parte di carne. In un senso più generale, un animale viene cons...
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ArboricoloIn biologia si definisce arboricolo un animale che vive o trascorre gran parte del tempo sugli alberi.
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TerrestrePr
PredatoreLa predazione è un tipo di interazione in cui un organismo usa come fonte di cibo un altro organismo di specie differente. Si parla di prede sia i...
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Uccelli in voloAl
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CosmopolitaIn biogeografia, si dice che un organismo vivente abbia una distribuzione cosmopolita quando il suo areale si estende in quasi tutto il mondo.Intes...
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TerritorialeIn etologia, sociobiologia ed ecologia comportamentale, con il termine territorio si indica una qualsiasi area sociografica che un animale di una p...
Ov
OviparoL'oviparità è un tipo di riproduzione, in cui le femmine depongono uova fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo m...
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Monogamo serialeGe
Generalmente solitarioPa
Parzialmente migratorioS
inizia conInsieme al gufo reale ed al gufo comune è uno dei tre gufi più conosciuti sulla terra.Lungo sui 37 cm, pesa tra i 200 g e i 500 g. Presenta sul dorso una colorazione del piumaggio fulvo chiara alternata a macchie quasi nere; le parti inferiori sono chiare con striature scure sul collo e due bande orizzontali sulla punta della coda. In volo le ali sono lunghe e molto simili a quelle di un falco, con il quale viene spesso confuso; la colorazione tende al bianco con una grossa macchia nera sulle punte. Il disco facciale è ben evidenziato dal colore chiaro del piumaggio, bianco attorno al becco, paglierino alle estremità del disco. Possiede due ciuffi di piume corti ai lati del disco che ricordano un paio di orecchie. Gli occhi sono gialli, circondati da una sorta di mascherina nera; il becco è scuro, molto adunco e robusto.
La specie è diffusa in Europa (dalla Scandinavia alle coste del Mar Mediterraneo), Africa settentrionale, Asia (dalla Russia all'India e l'Indocina), nel Canada, negli USA, in tutto il Sud America centro-occidentale, nelle Hawaii, nei Caraibi e nelle Isole Galapagos. In Italia erano note riproduzioni sino agli anni '60 del secolo scorso, ma nel corso del 2018 questa specie è tornata a nidificare in Italia con un nido rinvenuto in provincia di Parma. Alcuni studi in Italia hanno evidenziato che vi sono aree maggiormente vocate alla sua presenza. Le lagune venete e dell'Emilia Romagna, le aree costiere della Toscana e del Lazio ma anche la Sicilia registra molte presenze nel periodo invernale.
Vive in zone paludose, pianure, lande, brughiere e zone aperte.
Il gufo di palude conduce prevalentemente una vita solitaria; solo d'inverno, con l'arrivo della neve, si appollaia in gruppo sugli alberi per non disperdere calore. Il resto dell'anno riposa a terra. Questo uccello durante le sue ricognizioni possiede un lento volo poco battuto mentre, quando caccia, si muove a pochi metri da terra, sbattendo le ali lentamente senza rischiare lo stallo, proprio come fa una farfalla.
Il gufo di palude evidenzia abitudine diurne e crepuscolari e quindi tecniche di caccia diverse da quelli di altri Strigiformi. Gli studi condotti sulla sua dieta evidenziano una preferenza verso piccoli roditori, in particolare arvicole del genere Microtus. Può alimentarsi anche di piccoli conigli, uccelli e rettili. Cattura le sue prede sorvolando con un volo radente il suolo e ghermendo le medesime con piccole picchiate negli incolti erbacei o comunque in spazi aperti e non boschivi.
Il nido è una buca scavata dalla femmina tra l'erba di zone aperte, campi coltivati, brughiere o pianure. Caso raro fra gli strigiformi, la femmina talvolta costruisce un vero e proprio nido all'interno della fossa, accumulando ramoscelli e erba secca. Depone 3-14 uova a seconda della disponibilità di cibo; L'incubazione è fatta dalla femmina per 20 giorni circa, nutrita dal maschio, che caccia per la famiglia anche dopo la schiusa delle uova. I nidacei volano a 30 giorni d'età.